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Le presunte virtù curative dell’aloe

A detta di molti, l'aloe sembra una vera panacea contro ustioni, ferite e persino contro il cancro. Vediamoci chiaro

Le presunte virtù curative dell’aloe

Cara Agnese,

La mia vita è grama. Sono nata per vivere libera, all’aperto: sogno sempre le grandi distese brulle da cui provengo, dove ci sono solo sole e pace. E invece mi ritrovo sradicata e sfruttata per gli usi più disparati, senza pietà e direi anche senza criterio. L’ultima che si sono messi in testa è che io abbia qualche tipo di potere curativo verso i tagli e le scottature, e persino verso i tumori! Ora, mi fa piacere che tanta gente abbia una così alta opinione delle mie potenzialità, ma francamente dubito che abbiano ragione. Senza contare che lo scopo della mia vita è ben altro: vegetare.

Scusa lo sfogo!
L’aloe

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Carissima aloe!

Ti capisco. Non tutti fanno quello per cui sono nati, soprattutto in tempi di crisi. Mettiamola così: è sempre meglio finire in creme, cosmetici e lozioni per la pelle che in un call center. Però hai ragione a dubitare di quanto si dice: effettivamente non esistono al momento studi di rilevanza clinica che accertino se e quanto sei efficace nella cura di ferite -acute o croniche- e ustioni, come evidenziato in un riassunto di tutti i lavori scientifici significativi disponibili, curato da Anthony Dat nel 2012. Per quanto riguarda le tue potenzialità antitumorali, la situazione è ancora più nebulosa. Sono stati fatti studi in vitro e in vivo su diverse tue componenti, in particolare sugli antrachinoni che dovrebbero stimolare il sistema immunitario a reagire al cancro e bloccare la crescita tumorale, ma i risultati sono contrastanti. Insomma, non si capisce bene cosa combinino queste sostanze e a volte sembra che peggiorino pure la situazione. Se ti interessa una carrellata degli studi che ti riguardano, leggiti questo articolo di Salvo Di Grazia sul blog MedBunker.

Ultimamente, stanno spuntando una quantità di santoni che millantano guarigioni fulminee e miracolose grazie a bibitoni fatti con le tue foglie: non ultimo il brasiliano Padre Romano Zago, che ha pubblicato il libro “Di cancro si può guarire. Il potere curativo dell’aloe arborescens”, totalmente privo di statistiche, referti o prove delle romanzate guarigioni. Certo, qualche sostanza in te contenuta potrebbe davvero essere utile per combattere questo male, ma di certo non sarebbe sufficiente a sconfiggerlo da sola, né tantomeno a farlo alle basse concentrazioni che avrebbe in semplici bevande di estratti, o a guarire in maniera immediata. Quando la promessa è molto grossa un po’ di sano scetticismo fa sempre bene!

Cara aloe, grazie di avermi scritto, spero ti abbia fatto bene sfogarti un po’. Sappi che anche se ti rivelassi inutile per curare ferite e tumori, ti tartasseremo ancora per un bel po’ perché pare tu sia un ottimo lassativo…  non so cosa preferiresti!

Agnese
@AgneseCollino



Commenti (6)

marco alberti14-12-2017

RICERCA SULLA MALATTIA DI ALZHEIMER: Un nuovo studio accerta la possibilità di fare invertire o sintomi dell alzheimer. E possibile invertire i sintomi della malattia do alzheimer? Questa straordinaria speranza e stata generata da un nuovo studio dell università di Miami e pubblicata sul journal of alzheimer lo studio mostra che un integratore alimentare costituito da un estratto di aloe vera e altri nutrimemti chiave sembra migliorare il funzionamento cognitivo e immunitario dei soggetti i affetti da demenza in genere il ricercatore prof.Jhon E. Lewis professore associato associato all università di Miami Miller school of medicine ha recentemente presentato newmax salute per discutere le sue scoperte sorprendenti. Il supplemento composto da succo di aloe vera da ingerire che non ha praticamente nessun effetto collaterale e stato usato per migliorare IL FUNZIONAMENTO COGNITIVO SU 34 PAZIENTI ALCUNO DEI QUALI HANNO FATTO GRANDI PROGRESSI. "IN IN REALTA' E STATO COME PORTARE LA GENTE IN VITA" HA AFFERMATO IL PRIF LEWIS " Anche se lo studio era piccolo e ha coinvolto solo 34 pazienti e significativo perche e tra i primi studi a dimostrare che i cambiamenti nutrizionali possano essere in grado Di invertire il deterioramento del cervello dei malati di Alzheimer. Questa ricerca ha coinvolto soggetti colpiti da forma lieve a grave che sono esclusi dalla ricerca oramai senza possibilita . Durante i nove mesi in cui e stata somministrata aloe vera in forma concentrata il 46% ha segnato un significativo livello più alto in un test cognitivo e per di più migliorata la chiave biologica dei marcatori. Nei pazienti sive avuto in media del 377% della produzione di cellule staminali la prova che il cervello era in riparazione. In alcune persone il miglioramento ANDAVA BEN OLTRE quello che i test standardizzati sono in grado di misurare una donna che non poteva camminare parlare e stata in grado di lasciate la sedia a rotelle.dal terzo al sesto mese di trattamento non mi dilungò nel descrivere questa mia illustrando altri casi clamorosi che spero la raggiungano presto egregia dottoressa.. Nella interesse di noi tutti. Anche se ci sono altri ingredienti nei supplementi utilizzati " IL PROF. LEWIS A RITENUTO DI POTER AFFERMARE che l'efficacia del traTTAMENTO SIA RICONDUCIBILE ALL ALOE VERA che viene normalmente usata contro la ustioni ma se ingerita in forma molto concentrata e " molto potente". E in programma l inizio di grandi studi sulle terapie nutrizionali magari in sinergia con terapia iperbarica!!? NOTA : IL PROF. LEWIS NON E ASSOCIATO CON NESSUNA CASA PRODUTTRICE DALL ALOE. MI RATTRISTA E PREOCCUPA CHE BRILLANTI GIOVANI SCIENZIATI SI LIMITINO A FARE I PREDATORI DELLA MOLECOLA PERDUTA LIMITANDO UNA VISIONE PIU AMPIA DI CIO CHE SI PUO OTTENERE CON SINERGIA TRA NUTRIZIONE E MEDICINA.. TIRARE A ZERO A PRIORI CONTRO RISULTATI DI QUESTO GENERE E NEGARE L EVIDENZA. TUTTI DICONO CHE UNA COSA E IMPOSSIBILE FINO A CHE UNO SPROVVEDUTO ARRIVA E LA FA...A. EINSTEIN. DATEVI UNA SVEGLIATA QUESTO SUCCEDEVA GIA NEL 2015 HO LA NONNA DI 94 ANNI INCHIODATA AD UN LETTO IN UNA STRUTTURA...UN VEGETALE...ALZHEIMER SO DI COSA PARLO. DISTINTI SALUTI

Agnese Collino12-12-2017

Gentilissimo, l'Alzheimer ad oggi non è curabile - al massimo trattabile, e di certo non con l'aloe - e chi ci marcia sopra è un ciarlatano che - lui sì - ridicolizza e banalizza una situazione medica tragica.

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