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Magra come una bambola

Se la classica Barbie fosse in carne ed ossa non starebbe in piedi. Oggi esistono versioni più simili alle donne reali. Serve davvero?

Magra come una bambola

Settimana scorsa una ragazza anoressica mi raccontava di come era iniziato il suo problema: dopo un persistente virus gastrointestinale aveva perso 3-4 kg, “e da quel momento tutti mi dicevano che stavo benissimo e che sembravo una Barbie”.

Mi è venuto in mente un articolo, di qualche anno fa, in cui si era calcolata la struttura corporea della Barbie in proporzione alle dimensioni della bambola: BMI 16.3 (quindi decisamente anoressico) e, soprattutto, impossibilità a stare in piedi: la statura ed il seno sono troppo abbondanti in confronto alla mini-dimensione dei piedi.

Fa piacere vedere che, più di recente, la Barbie sia proposta in più versioni: la classica ed irrealistica “alta”, ma anche la “rotondetta” e la “minuta”.

Tante volte abbiamo detto che le cause dell’anoressia sono moltissime e che, da sola, la pressione sociale verso i modelli di magrezza non è mai una causa sufficiente per l’esordio di un disturbo alimentare.

Comunque, mi rassicuro ad immaginare, in braccio a mia figlia di 5 anni, qualcosa di più realistico di un androide che, nella vita vera, potrebbe camminare solo a quattro zampe.

Stefano Erzegovesi
@erzegos 



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