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Cucina Annamaria

Progetti

Nuove analisi proteomiche per il tumore prostatico

Anno2024
  • DoveIstituto Zooprofilattico Sperimentale “A. Mirri”, Palermo
  • Durata12 mesi
  • Area di ricercaNon definito

Il tumore della prostata, che in Europa colpisce un uomo su sette nel corso della vita, rappresenta una seria sfida diagnostica. Nei casi in cui è necessario un intervento chirurgico di rimozione della prostata, l’identificazione dell’antigene prostatico specifico (PSA) – che dovrebbe essere del tutto assente – è essenziale per decisioni terapeutiche appropriate. Il metodo comunemente utilizzato per l’analisi è quello immunoenzimatico, che può dare risultati erronei, risultando in una mancata terapia o in un trattamento non necessario.

Obiettivo della ricerca sarà sviluppare un metodo di quantificazione del PSA, preciso e sensibile, utilizzando la spettrometria di massa accoppiata a cromatografia liquida (una tecnica che permette di separare le diverse molecole in un campione e identificarle). Verranno inoltre valutati nuovi metodi proteomici (per valutare le proteine prodotte dal tumore) e nuovi approcci innovativi alla preparazione dei campioni. Infine, verrà migliorato il protocollo di analisi con spettrometria di massa, per migliorare la sensibilità e la replicabilità con diverse strumentazioni. Questi sviluppi e ottimizzazioni permetteranno di migliorare la gestione del cancro alla prostata, consentendo approcci terapeutici personalizzati e più efficaci.

Dove si svilupperà la ricerca:

Istituto Zooprofilattico Sperimentale “A. Mirri”, Palermo

Analisi proteomica delle urine per diagnosi e prognosi del cancro prostatico

Anno2025
  • DoveIstituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, Palermo
  • Durata12 mesi
  • Area di ricercaNon definito

Il cancro alla prostata colpisce un uomo su sette in Europa. Dopo la chirurgia, si deve verificare che la proteina PSA (antigene prostatico specifico) sia completamente assente nel sangue, per prendere decisioni terapeutiche corrette. L’analisi delle proteine nel sangue fornisce informazioni importanti per la salute, tuttavia presenta diverse sfide. Il metodo comunemente utilizzato per l’analisi è quello immunoenzimatico, che però può dare risultati falsi negativi, e quindi a una mancata terapia, o falsi positivi (sovradiagnosi), portando a terapie non necessaria.  Di conseguenza, analizzare il PSA non nel sangue ma nelle urine potrebbe essere più efficace. Per migliorare la diagnosi, si svilupperanno nuovi metodi avanzati di analisi mediante le tecniche della cromatografia liquida e della spettrometria di massa, inclusi protocolli di automazione e nuovi approcci innovativi alla preparazione dei campioni, con l’obiettivo di ottenere risultati più precisi e adattabili, aprendo così la strada a terapie più personalizzate e accurate per il cancro alla prostata.