PIANO B: Proteggersi dall’Inquinamento Atmosferico NutrendOsi Bene
- DoveUniversità degli Studi di Brescia
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inquinamento dell’aria è il principale fattore di rischio legato all’ambiente. La ricerca “PIANO B” vuole verificare se alcuni alimenti della dieta mediterranea (quali yogurt, verdure, frutta) siano strumenti utili a contrastare o ridurre gli effetti cancerogeni del particolato atmosferico ultrafine (PM0,5). Gli alimenti verranno saggiati insieme a campioni di PM0,5, con analisi in vitro a breve termine, impiegando colture cellulari batteriche e colture cellulari umane.
Questi studi permetteranno di rilevare i danni al DNA indotti dal PM0,5 (mutazioni puntiformi e danni precoci al DNA) e l’eventuale effetto protettivo di ciascun alimento. I risultati aggiungeranno nuove informazioni sui benefici (già noti) di una dieta sana, tra cui l’importanza del consumo di alimenti fermentati, verdura e frutta come agenti protettivi nei confronti del danno al DNA indotto dall’inquinamento atmosferico. Inoltre, le informazioni ottenute potranno essere impiegate per migliorare gli interventi educativi in materia di sanità pubblica. L’attenzione agli stili di vita sani è fondamentale soprattutto per i più giovani, che risultano essere tra i soggetti più vulnerabili agli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico.
Dove si svilupperà la ricerca:
Università degli Studi di Brescia
PIANO B–Proteggersi dall’Inquinamento Atmosferico NutrendOsi Bene
- DoveUniversità degli Studi di Brescia
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Il progetto “PIANO B” mira a verificare se alcuni alimenti della dieta mediterranea (quali ad esempio yogurt, verdure, frutta) siano strumenti utili a contrastare o ridurre gli effetti negativi genotossici già noti del particolato atmosferico ultrafine urbano (PM0,5). Gli alimenti verranno saggiati insieme a campioni di PM0,5 utilizzando vari test in vitro a breve termine in colture cellulari umane tridimensionali. Ciò permetterà di rilevare i differenti danni al DNA indotti dal PM0,5 (danni precoci e stabili) e l’eventuale
effetto di contrasto di ciascun alimento. I risultati ottenuti aggiungeranno nuove informazioni sui benefici già noti di una dieta sana, tra cui l’importanza del consumo di alimenti fermentati, verdura e frutta come agenti con attività protettiva nei confronti del danno al DNA indotto dall’inquinamento atmosferico. Inoltre, ciò potrà essere utilmente sfruttato per migliorare interventi educativi in materia di sanità pubblica che incoraggino stili di vita sani, con particolare attenzione ai più giovani, che risultano essere i soggetti più vulnerabili agli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico.