Tassone Evelyne

 

I tumori del pancreas costituiscono la quarta causa di morte legata ai tumori nel mondo. Le opzioni terapeutiche prevedono chirurgia, chemioterapia e radioterapia, ma la risposta ai trattamenti è limitata e la prognosi quasi sempre sfavorevole.

L’utilizzo dei virus oncolitici rappresenta una strategia terapeutica promettente per il trattamento di questi tumori: si tratta di virus che infettano e uccidono in modo specifico le cellule cancerose (lasciando intatte le quelle sane), e sono in grado di indurre una forte risposta immunitaria contro la neoplasia contribuendo alla sua eradicazione. Le cellule tumorali, tuttavia, possono nel tempo sviluppare resistenza ai virus e non rispondere più al trattamento.

 

Obiettivo del progetto sarà identificare i geni coinvolti nella resistenza ai virus oncolitici nelle cellule tumorali del pancreas, utilizzando un approccio combinato di biologia cellulare, molecolare e bioinformatica. L’analisi dell’intero genoma consentirà di individuare quei geni che, quando mutati, sensibilizzano le cellule al trattamento: la loro identificazione permetterà di delineare nuove terapie mirate e personalizzate per la cura di queste neoplasie.

 

Dove svilupperà il progetto:

Istituto Pasteur – Fondazione Cenci Bolognetti, Roma

Obiettivo: studiare come i difetti del centromero contribuiscono alla comparsa della resistenza tumorale alla chemioterapia.

Il centromero è una regione specifica dei cromosomi che assicura la fedele trasmissione e la corretta divisione del materiale genetico da una cellula madre alle cellule figlie durante la divisione cellulare. Difetti nel centromero causano uno sbilanciamento nella suddivisione dei cromosomi tra le cellule figlie, anticamera dell’evoluzione maligna, generando tumori molto aggressivi.  Spesso, inoltre, si sviluppano forme di resistenza alle terapie, precludendo la possibilità di rispondere positivamente al trattamento. Scopo del progetto è studiare come le alterazioni a livello del centromero possano contribuire alla comparsa della resistenza alla chemioterapia, utilizzando un approccio combinato di biologia cellulare, molecolare ed ingegneria genetica. I risultati permetteranno di ampliare la conoscenza dei meccanismi alla base della resistenza tumorale e definire terapie specifiche per un intervento adeguato e personalizzato.