Un modello di tumore ovarico per predire la risposta ai chemioterapici
- DoveFondazione Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP) Città della Speranza, Padova
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Il carcinoma ovarico sieroso di alto grado è uno dei tumori più difficili da trattare e la sua prognosi rimane infausta. A oggi non esistono modelli preclinici utili per valutare, per ogni singola paziente, quale possa essere il farmaco più efficace. Per questo motivo, l’obiettivo del progetto sarà quello di sviluppare un modello di studio in laboratorio, completamente derivato dal singolo paziente, a partire dalla biopsia operatoria. Il modello integrerà tra loro organoidi (cioè aggregati di cellule tumorali organizzati tridimensionalmente, per poter rappresentare anche la struttura interna della massa tumorale) e matrice extra cellulare (ovvero la sostanza in cui sono immerse le cellule nei tessuti del corpo).
Sulla base del profilo clinico e molecolare nel modello (che conserverà le caratteristiche specifiche di ogni paziente), verranno poi valutati diversi farmaci: in questo modo, sarà possibile selezionare quello più adatto al singolo caso. I risultati contribuiranno a migliorare il percorso terapeutico scelto dall’oncologo, al fine di trattare la paziente nel modo più efficace.
Dove svilupperà il progetto:
Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP) Città della Speranza, Padova
Un modello di tumore ovarico per predire la risposta ai chemioterapici
- DoveFondazione Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP) Città della Speranza, Padova
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Il carcinoma ovarico sieroso di alto grado è un tumore spesso a prognosi infausta poiché, di solito, viene diagnosticato a uno stadio molto avanzato: anche per questo motivo, oltre il 70% delle pazienti presenta tassi di recidiva elevati dopo le terapie. Oggi non esistono modelli preclinici in grado di simulare il tumore ovarico e consentire in tempo reale di prevedere la risposta al trattamento.
L’obiettivo della ricerca sarà sviluppare un modello di studio in laboratorio, completamente derivato dalla singola paziente, a partire dalla biopsia operatoria. Il modello sfrutterà una tecnica mediata dall’ingegneria tissutale, integrando tra loro organoidi (aggregati di cellule tumorali organizzati tridimensionalmente, per poter rappresentare anche la struttura interna della massa tumorale) e matrice extra cellulare (la sostanza strutturata in cui sono immerse le cellule nei tessuti del corpo). Sulla base del profilo clinico e molecolare nel modello (che conserverà le caratteristiche specifiche di ogni paziente) verranno valutati diversi farmaci, così da poter selezionare quello più adatto al singolo caso. I risultati contribuiranno a migliorare il percorso terapeutico scelto dall’oncologo, al fine di trattare la paziente nel modo più efficace.
Dove si svilupperà la ricerca:
Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP) Città della Speranza, Padova
Strategie terapeutiche contro i fibroblasti nel tumore ovarico
- DoveFondazione Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, Padova
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Obiettivo: generare un modello preclinico di tumore ovarico paziente-specifico per riuscire a valutare anticipatamente la risposta ai trattamenti
Le percentuali di sopravvivenza per il cancro ovarico sono stabili da decenni, principalmente a causa di diagnosi tardive e resistenza ai trattamenti. In particolare, il cancro ovarico sieroso di alto grado è tra i più aggressivi e associato a una prognosi infausta.
Le interazioni tra cellule tumorali e fibroblasti associati al cancro (CAFs) sono cruciali nella progressione della malattia, nella formazione di metastasi e nella resistenza alle terapie. I CAFs rilasciano fattori di crescita e proteine della matrice extracellulare che favoriscono la crescita tumorale; rappresentano quindi un ottimo bersaglio per studiare terapie ad hoc. I modelli preclinici attuali non sono in grado di replicare adeguatamente la complessità del tumore e quindi prevedere la risposta ai trattamenti. Per questo è stato recentemente sviluppato un idrogel derivato dal paziente, che mimare la matrice extracellulare per creare un modello 3D di tumore ovarico. Questo modello paziente-specifico potrà aiutare gli oncologi nell’identificare nuovi bersagli terapeutici e nel prevedere la risposta ai trattamenti.