Che cos'è?
La biopsia è una procedura che consiste nel prelevare un piccolo campione di tessuto da un organo o da una massa sospetta per analizzarlo al microscopio. È il passaggio fondamentale per arrivare a una diagnosi di tumore: solo attraverso la valutazione istologica è possibile distinguere una neoplasia da altre malattie e identificarne le caratteristiche principali.
Come funziona?
Il tessuto prelevato viene sottoposto ad analisi istologiche e immunoistochimiche per definire il tipo di tumore e il suo grado di aggressività. Negli ultimi anni la biopsia ha assunto un ruolo ancora più centrale grazie alla possibilità di eseguire test molecolari sul campione. Attraverso tecniche di biologia molecolare e sequenziamento si possono individuare mutazioni genetiche utili per stabilire se il paziente può ricevere una terapia a target o immunoterapica.
Quando si utilizza?
La biopsia viene eseguita ogni volta che si sospetta un tumore e serve a confermare la diagnosi. Può essere ottenuta tramite procedure diverse: con ago sottile o tru-cut, con endoscopia, oppure chirurgicamente, a seconda della sede della lesione. Oltre alla diagnosi, può essere ripetuta in corso di malattia per valutare nuove mutazioni che guidano le decisioni terapeutiche.
Quali sono i vantaggi del suo utilizzo?
Il principale beneficio è l’accuratezza diagnostica: solo grazie alla biopsia è possibile classificare correttamente un tumore e scegliere la terapia più adatta. Permette inoltre di accedere a cure personalizzate basate sul profilo molecolare del tumore.
Nota Bene: Le informazioni fornite non sostituiscono il parere di uno specialista. Per valutazioni personalizzate, è fondamentale consultare un medico.