Il fumo di sigaretta è la principale causa di morte prevenibile al mondo. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che il fumo è collegato a una vasta gamma di malattie, che vanno dalle patologie cardiovascolari ai tumori, influenzando negativamente tutti gli organi del corpo umano. Comprendere i rischi associati al fumo è fondamentale per prendere decisioni informate sulla propria salute.
8 milioni
sono i decessi provocati dal fumo ogni anno nel mondo, secondo l'OMS.
90%
è la percentuale di tumori al polmone attribuibile al fumo di tabacco.
4
è il fattore di rischio maggiore di contrarre malattie cardiovascolari che hanno i fumatori rispetto ai non fumatori.
Rischi cardiovascolari
Il fumo favorisce le malattie cardiovascolari attraverso diversi meccanismi: riduce la quantità di ossigeno che arriva al cuore, aumenta la pressione sanguigna e il battito cardiaco, danneggia la parete interna dei vasi sanguigni e accresce la probabilità di sviluppare placche ostruttive e trombi. Questi effetti aumentano il rischio di infarto e ictus. Inoltre, il fumo è associato a un aumento del rischio di aneurisma aortico, una condizione potenzialmente fatale.
Tumori correlati al fumo
Il fumo è una causa nota di diversi tipi di tumore, tra cui quelli ai polmoni, alla laringe, all'esofago, alla vescica, al pancreas, al rene e al colon. La relazione tra fumo e tumori è ben documentata: il 90% dei tumori polmonari è correlato al consumo di tabacco. Anche il rischio di sviluppare leucemia mieloide è significativamente maggiore tra i fumatori.


Altri problemi di salute
Oltre alle malattie cardiovascolari e ai tumori, il fumo può causare una serie di altri problemi di salute. Questi includono malattie respiratorie come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l'asma, oltre a disfunzioni sessuali e problemi di fertilità. Nei fumatori sono frequenti anche le infezioni, a causa dell'impatto negativo del fumo sul sistema immunitario. Altri effetti noti includono l'invecchiamento precoce della pelle, problemi dentali e gengivali e un aumento del rischio di sviluppare diabete di tipo 2.