Fondazione Umberto Veronesi, fin dalla sua nascita, persegue la missione di diffondere i corretti stili di vita e la prevenzione. E, in questo, la lotta al fumo occupa un ruolo di primo piano.
Un impegno che parte dalla constatazione che scegliere di non fumare ha conseguenze positive tanto sulla propria salute quanto sulla vita di milioni di persone nel mondo e sull’ambiente.
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“Dietro la cortina di fumo", reportage fotografico di Rocco Rorandelli
Un lungo viaggio a tappe per conoscere, studiare e raccontare l’industria che produce “l’unico prodotto commerciale legale che uccide la metà delle persone che ne fanno uso”, ovvero il tabacco.
La definizione è dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il viaggio invece è quello di Rocco Rorandelli, fotografo e documentarista, appassionato autore del reportage “Dietro la cortina di fumo”, condotto in nove Paesi del mondo: Slovenia, Bulgaria, Germania, Italia, Nigeria, India, Indonesia, Cina, USA.
- Xundian, Cina. Sa Lan Hui
Un coltivatore di tabacco, e suo figlio di 3 anni. La contea dello Xundian è una delle più povere dello Yunnan. La maggior parte dei contadini coltiva tabacco. - Kenly, NC, Stati Uniti.
Un’area disboscata per ospitare una piantagione di tabacco. Ogni anno nel mondo circa 200.000 ettari di foreste e boschi vengono distrutti per fare spazio alle coltivazioni di tabacco. - Nipani, India
Un impiegato che si occupa di testare il tabacco per la produzione di “bidi”. Un assaggiatore di tabacco può fumare fino a 100 sigarette al giorno per valutare i diversi lotti di tabacco prima dell’acquisto. - Nipani, India
Una lavoratrice stagionale in un campo coltivato a tabacco e sorgo. Questa tecnica aiuta gli agricoltori a ridurre la propria dipendenza dalla coltivazione del tabacco. - Francolise, Italia
Donne lavorano alla linea principale di cernita delle foglie prima di essere inviate alle manifatture di sigarette. Non viene adottata nessuna precauzione per ridurre l’inalazione e il rischio di intossicazione da nicotina. - Yuxi, Cina
L’interno di una fabbrica di sigarette che afferma di avere la linea di produzione più avanzata del mondo, con robot completamente automatizzati. Qui vengono prodotti ogni anno più di 135 miliardi di stick, il 12% dell’intera produzione cinese. - Yuxi, Cina
Un monumento all’interno del Cigarette Park costruito da Hongta Group per celebrare la storia e l’importanza del tabacco nello Yunnan. - Gorno Dryanovo, Bulgaria.
Indja, 11 anni, aiuta la madre a preparare le foglie di tabacco per l’essiccazione. La manipolazione di foglie fresche causa una condizione nota come “green tobacco sickness” che causa spossatezza, emicranie, nausea e, nel tempo, ritardi della crescita. - Periyapatna, India.
Il figlio di un agricoltore seduto su una balla di tabacco all’interno di una sede per le aste del tabacco. Uno studio recente stima che nell’industria indiana delle sigarette bidi lavorino 1,7 milioni di bambini. - Giacarta, Indonesia.
Un fumatore minorenne. Più del 30% dei bambini indonesiani inizia a fumare prima dei dieci anni, un fenomeno legato a strategie di marketing aggressive, basso costo delle sigarette e mancanza di una legislazione per la lotta al fumo. - Milano, Italia.
S.P., 71 anni, è in attesa di essere operata. Fumatrice dall’età di 17 anni, le è stato diagnosticato un carcinoma polmonare. - Milano, Italia.
Sezioni di tessuti tumorali conservati presso un centro di ricerca.
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