Stimolando il sistema immunitario a combattere il cancro, i farmaci immuno-oncologici funzionano in maniera diversa rispetto alle tradizionali terapie contro i tumori. Ciò fa sì che la loro efficacia non sia immediata. Allo stesso modo, anche la comparsa degli effetti collaterali è peculiare. Una parte di essi compare subito dopo la somministrazione della terapia e non è direttamente collegata all’azione di potenziamento del sistema immunitario, una parte può insorgere dopo settimane dall’inizio del trattamento ed è in gran parte dovuta all’aumento dei meccanismi di difesa dell’organismo.
COME FUNZIONA L'IMMUNOTERAPIA?

Il tipo di effetti collaterali e la loro entità possono essere diversi da persona a persona e in parte differiscono tra i diversi trattamenti. Gli effetti collaterali più comuni nel breve periodo sono:
- disturbi cutanei: irritazioni cutanee, prurito, vitiligine, secchezza
 della cute, eritemi ed eczemi.
- sintomi simil-influenzali: in genere febbre e brividi che possono comparire anche dopo molte ore dalla somministrazione del trattamento
- nausea, vomito, diarrea: possono durare anche per alcuni giorni
 ma tendono a essere di intensità modesta
- abbassamento della pressione: si presenta con debolezza, sonnolenza
- reazioni allergiche: sono analoghe a quelle che si possono verificare
 per tutti i farmaci
Quelli più frequenti nel lungo periodo:
- problemi cutanei: si presentano sotto forma di eruzioni cutanee
 (prurito e dermatite). Possono essere anche serie
- problemi gastrointestinali: il sintomo più comune è la diarrea che deve essere immediatamente trattata per evitare complicanze come la perforazione intestinale
- riduzione del numero di globuli bianchi: può protrarsi a lungo dopo il termine del trattamento e richiede una terapia terapia antibiotica e antivirale per prevenire le infezioni
- problemi di coagulazione sanguigna: sono dovuti alla ridotta
 produzione di piastrine
- disturbi osteo-articolari: dolori ai muscoli e alle articolazioni,
 artrite
- reazioni endocrine: possono verificarsi problemi alla tiroide, alla
 ghiandola surrenale e all’ipofisi, può insorgere il diabete
- tossicità al fegato
