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Cardiologia
Redazione
pubblicato il 05-07-2024

Le patologie metaboliche aumentate del 50 per cento in tutto il mondo



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Nel peso globale di malattia contano sempre più diabete, pressione alta e obesità. Tutti fattori di rischio modificabili

Le patologie metaboliche aumentate del 50 per cento in tutto il mondo

Come va la salute del mondo? A stilare la diagnosi è lo studio ricorrente sul “Peso globale delle malattie”, pubblicato sulla rivista The Lancet. Una recente analisi degli ultimi dati (disponibili quelli del 2021), dichiara che è aumentato il numero di persone toccate da cattive condizioni di salute o da morte precoce per fattori di rischio legati al metabolismo (pressione alta, glicemia alta, alto indice di massa corporea). Un aumento del 50 per cento rispetto al 2000. In poco più di 20 anni non è certo poco.

In questo periodo di tempo, infatti, mentre la cattiva salute delle persone in età compresa tra 15 e 49 anni è parsa sempre più dipendere da:

  • un alto indice di massa corporea, dunque dal sovrappeso
  • una glicemia alta che aumenta il rischio di generare il diabete

Altri fattori metabolici come:

figurano, insieme ai precedenti, nella top ten dei fattori di rischio per questo gruppo di età.

 

LO STILE DI VITA UN’OPPORTUNITÀ PER MIGLIORARE

«Anche se di natura metabolica, lo sviluppo di questi fattori di rischio può essere influenzato da diversi stili di vita, specie tra le generazioni più giovani – ha dichiarato il dottor Michael Brauer, professore affiliato allo Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme) presso l’Università di Washington a Seattle (Usa). - Mirare alla riduzione delle malattie prevenibili e non trasmissibili attraverso fattori di rischio modificabili offre l’enorme opportunità di cambiare preventivamente la traiettoria della salute globale attraverso la politica e l’educazione».

 

UN’ANALISI IN 204 PAESI

L’analisi del Global Burden of Disease considera 88 fattori di rischio in 204 paesi e territori dal 1990 al 2021. Lo studio ha riscontrato un progresso sostanziale tra il 2000 e il 2021 nelle malattie provocate da fattori di rischio legati alla salute della madre e del bambino, alle condizioni dell’acqua, è migliorata l’abitudine di lavarsi le mani, diminuito l’inquinamento atmosferico domestico causato dalla cucina con combustibili solidi. «I fattori di rischio che comunemente portano a una cattiva salute, come l’obesità e altri componenti della sindrome metabolica, l’esposizione all’inquinamento atmosferico da particolato ambientale, l’uso del tabacco, devono venire guidati tramite una combinazione di norme di politica globale e di diminuita esposizione a danni della salute pubblica», osserva la dottoressa Emmanuela Gakidou, docente all’Ihme.

 

BUONE POSSIBILITÀ PER LA PROSSIMA GENERAZIONE

«Con una crescente esposizione a fattori di rischio come glicemia alta, pressione alta, scarsa attività fisica e diete ricche di bevande dolci c’è un bisogno urgente di interventi mirati sull’obesità e le sindromi metaboliche», sottolinea il dottor Greg Roth, direttore del Programma di salute cardiovascolare all’Ihme. Secondo la dottoressa Liane Ong: «Lo studio sul Peso globale mostra che le tendenze future possono risultare molto diverse da quelle passate a causa del cambio climatico e dell’aumento di obesità e dipendenze, ma nello stesso tempo ci sono enormi possibilità di alterare, di guidare la traiettoria della salute nella prossima generazione».

 

LAVARSI LE MANI, UN FATTORE DI SALUTE

Il più importante declino dei fattori di rischio si è verificato con miglioramenti per l’acqua pulita, i servizi igienico-sanitari, l’abitudine (e la possibilità) a lavarsi le mani: in gran parte tutto questo è dovuto a una diminuita esposizione al rischio ma anche a una minore popolazione di bambini e minori. Questi numeri sembrano indicare che le misure di salute pubblica e le iniziative di organismi umanitari negli ultimi trent’anni hanno avuto effetto.

 

VASTE AREE CON MALNUTRIZIONE PER I BAMBINI

I ricercatori hanno poi constatato che a fronte di un generale miglioramento nell’ambito della madre e del bambino i fattori di rischio legati alla malnutrizione sono rimasti alti nelle regioni sub-sahariane dell’Africa, nell’Asia meridionale, in aree del Nord Africa, nel Medio Oriente così come in parti del Sudest asiatico e l’Oceania. Il Peso di malattia legata a sorgenti di acqua inquinata, mancanza di servizi igienici e di facilitazioni a lavarsi le mani è diminuito, rispettivamente, del 66, 69 e 65 per cento.

In contrasto, il peso legato al fumo è leggermente aumentato e questo si deve alla combinazione fra esposizione al tabacco e all’invecchiamento complessivo della popolazione.

 

DA QUI AL 2050 UNA VITA PIÙ LUNGA DI 5 ANNI

In coda a questa ricerca sulla salute mondiale considerando gli ultimi 30 anni, c’è uno studio di previsione sull’aspettativa di vita futura in tutto il mondo. E la “profezia” su dati scientifici è positiva: dice che la nostra esistenza si allungherà di quasi 5 anni da qui al 2050. Per la precisione si prevede una vita più lunga di 4,9 anni per i maschi e di 4,2 anni per le donne. Dovrebbero crescere di più, in proporzione, quanti vivono nei paesi dove l’aspettativa di vita è più bassa.

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