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Fumo
Redazione
pubblicato il 15-04-2021
aggiornato il 19-07-2022

Quali possono essere gli effetti collaterali in chi smette di fumare?



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Chi smette di fumare può sviluppare degli effetti collaterali indotti dal trattamento in uso. Insonnia, mal di testa, irritabilità, ansia, nausea e debolezza i più frequenti

Quali possono essere gli effetti collaterali in chi smette di fumare?

La disassuefazione dal fumo è accompagnata da numerosi sintomi di astinenza dalla nicotina che vanno dall’insonnia all’irritabilità, dalla difficoltà di concentrazione agli sbalzi di umore. E che variano anche con l’approccio farmacologico scelto.

GLI EFFETTI COLLATERALI DELLA TERAPIA SOSTITUTIVA NICOTINICA

L’utilizzo della terapia sostitutiva nicotinica può produrre effetti collaterali: connessi sia alla cessazione dal fumo sia alla terapia. Smettere di fumare di per sé può dar luogo ad alcuni sintomi come debolezza, capogiri, mal di testa, tosse e sintomi simil-influenzali. Anche sintomi quali cambiamenti d’umore, insonnia, depressione, irritabilità, ansia, sonnolenza, irrequietezza, nervosismo, incapacità a concentrarsi e disturbi del sonno possono essere correlati ai sintomi da astinenza conseguenti la sospensione del fumo. La terapia può invece dare luogo a reazioni cutanee (nel caso del cerotto), disturbi del sonno (fra cui insonnia e sogni anomali), nausea/vomito, mal di testa, capogiro, nervosismo, tremore, respiro affannoso, tosse, mal di gola o gola gonfia, indigestione, dolori di stomaco, diarrea o stipsi, sudorazione, bocca secca, dolore (alle articolazioni, ai muscoli, al torace e agli arti), stanchezza o debolezza, palpitazioni. Vista la loro semplicità di utilizzo è bene tenere gli spray fuori dalla portata dei bambini piccoli.

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COSA PUÒ ACCADERE SE SI ASSUME BUPROPIONE?

Diversi effetti collaterali possono verificarsi anche mentre si assume il bupropione. Il trattamento ha però anche altri possibili effetti indesiderati, in alcuni casi anche seri. Circa una persona su 1.000 può essere colpita da una crisi convulsiva. Si tratta comunque di un effetto raro che in genere si verifica in chi assume il medicinale a un dosaggio più alto del dovuto o prende altri farmaci: anche per questa ragione è bene consultare il proprio medico prima di iniziare la terapia. L’effetto collaterale più frequente è l’insonnia, che può essere limitata se si assume la prima compressa la mattina al risveglio e la seconda dopo circa 8 ore. In alcuni casi si possono verificare mal di testa, disturbi gastrointestinali, febbre, debolezza, rapido affaticamento, vertigini, prurito, sudorazioni improvvise, eruzioni cutanee, tremore, inappetenza, disturbi visivi. In genere sono passeggeri, ma è bene segnalarli al proprio medico.

I POSSIBILI EFFETTI INDESIDERATI DELLA VARENICLINA

Molti di questi possono verificarsi anche mentre si assume la vareniclina. Il trattamento ha però anche altri possibili effetti indesiderati, in alcuni casi anche seri, come crisi convulsive, attacchi di cuore, pensieri suicidari, psicosi, alterazione del pensiero o del comportamento. Si tratta, tuttavia, di effetti molto rari. Gli effetti indesiderati più comuni sono infiammazione del naso e della gola, sogni alterati, difficoltà del sonno, mal di testa e nausea. Diversi studi hanno riportato casi di depressione, idee suicide e tentativi di suicidio in pazienti in trattamento con il farmaco. Si tratta di un’eventualità rara, ma che non può essere esclusa. Anche se a oggi non è chiaro se sia un effetto del farmaco o se dovuto alla cessazione dell’assunzione di nicotina. In ogni caso, qualora si sviluppasse agitazione, umore depresso o idee suicidarie bisogna smettere di prendere il medicinale e contattare il proprio medico.

*EDIT (19/07/2022): nel luglio e settembre 2021 sono stati ritirati dei lotti di vareniclina perché contenenti livelli di N-nitroso-vareniclina al di sopra di quelli accettabili stabiliti a livello europeo; l'AIFA e l'azienda produttrice hanno specificato che non c’è un rischio immediato per i pazienti che assumono il medicinale ma il ritiro dei lotti ha determinato gravi carenze del farmaco, senza che al momento vi siano notizie su eventuali nuove distribuzioni

 

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