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Redazione
pubblicato il 19-11-2019

Ci sono controindicazioni nel seguire una dieta di esclusione?



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Escludere del tutto uno o più alimenti dalla dieta è utile in alcuni casi. In molte situazioni si è di fronte a mode inutili, se non dannose per la salute

Ci sono controindicazioni nel seguire una dieta di esclusione?

Le diete di esclusione sono tutti quei regimi alimentari che prevedono l’esclusione totale di uno o più alimenti. Seguire questo tipo di dieta è fondamentale per le persone che soffrono di allergie alimentari specifiche. Chi è allergico alle arachidi, per esempio, dovrà fare in modo di stare alla larga da questo alimento, ma anche da tutti i prodotti che le contengono.


Un’operazione non sempre semplice, soprattutto quando si fa la spesa al supermercato o non ci si prepara i pasti a casa. Fondamentale in questi casi leggere sempre con estrema attenzione le etichette - che per legge devono riportare in modo ben visibile gli allergeni (sostanze capaci di scatenare allergie) più comuni - e chiedere al ristoratore dettagli sugli ingredienti utilizzati per la preparazione dei piatti, in modo da essere sicuri che la sostanza cui si è allergici non sia presente.


Non è invece quasi mai necessario escludere un alimento se non vi è una vera e propria allergia. Molte diete di esclusione sono legate a mode non scientificamente supportate. Per esempio, non c’è ragione di eliminare del tutto lo zucchero dalla dieta, oppure il glutine se non si è celiaci o i latticini, tranne in alcune situazioni che devono essere valutate con attenzione da un medico esperto.



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