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Tumore del rene
Informazioni su sintomi iniziali, fattori di rischio, strategie di prevenzione e opzioni terapeutiche più innovative.

Cos’è
Il tumore del rene è una neoplasia che colpisce le strutture dei reni, organi fondamentali per l’eliminazione delle scorie metaboliche attraverso l’urina. È la terza forma di tumore più frequente dell’apparato urologico, dopo il tumore della prostata e quello della vescica.
Nella maggior parte dei casi, il tumore origina dalla crescita incontrollata delle cellule della parete dei tubuli renali, la parte più estesa dei nefroni, l’unità strutturale responsabile della filtrazione del sangue. Questa forma, nota come carcinoma a cellule renali, è un adenocarcinoma responsabile del 90-95% dei tumori renali primitivi maligni. Tra i tumori renali primitivi meno frequenti figurano il carcinoma a cellule transizionali, il tumore di Wilms, spesso nei bambini, e i sarcomi.
Fattori di rischio e prevenzione
I fattori di rischio principali per il tumore del rene includono il fumo, che raddoppia il rischio, e l’obesità. Il rischio di sviluppare la malattia aumenta con il numero di sigarette fumate e gli anni di esposizione al fumo, ma se si smette di fumare il rischio diminuisce e dopo 10 anni tornerà ad essere quasi uguale a quello di chi non ha mai fumato.
Altri fattori di rischio sono rappresentati dall’esposizione prolungata a sostanze tossiche, come metalli pesanti (cadmio e amianto) o a radiazioni ionizzanti e da alcune sindromi familiari, in particolare la malattia di von Hippel-Lindau e sclerosi tuberosa.
Per prevenire questa patologia, è importante adottare uno stile di vita sano, evitando il fumo e mantenendo un peso corporeo adeguato. Controlli periodici, come un’ecografia addominale dopo i 50 anni, possono facilitare la diagnosi precoce, aumentando significativamente le possibilità di cura.
Sintomi
Il tumore del rene è spesso asintomatico nelle fasi iniziali e molti casi vengono scoperti casualmente durante esami radiologici eseguiti per altri motivi. Quando i sintomi compiono, il tumore potrebbe già essere di grosse dimensioni e metastatico. Il primo sintomo a comparire è tipicamente l’ematuria, ovvero sangue nelle urine, seguito da dolore persistente al fianco e la presenza di una massa palpabile nell’addome.
Altri segnali includono sintomi sistemici, come perdita di peso involontaria, stanchezza eccessiva, anemia, febbre intermittente e, in alcuni casi, ipertensione o ipercalcemia, ovvero aumento dei livelli di calcio nel sangue. Un possibile segnale precoce negli uomini è il varicocele, causato dalla compressione delle vene testicolari da parte della massa tumorale. In presenza di metastasi, possono comparire manifestazioni secondarie nei linfonodi, polmoni, fegato, ossa e altri organi.
Diagnosi
La diagnosi del tumore del rene si basa principalmente su esami radiologici. L’ecografia permette di individuare una massa sospetta, ma non sempre permette di distinguerla da cisti benigne. La biopsia, infatti, è spesso necessaria per una diagnosi definitiva. La TAC, invece, fornisce informazioni dettagliate sull’estensione del tumore e sull’eventuale presenza di metastasi.
Altri strumenti diagnostici includono l’urografia, che esplora l’intero apparato urinario, e l’analisi delle urine per la rilevazione di eventuale ematuria. Definire lo stadio del tumore è essenziale per determinare il piano terapeutico più appropriato. I tumori di dimensioni inferiori ai 7 cm sono generalmente considerati precoci e trattabili con maggior successo.
Come si cura
Il trattamento del tumore del rene varia in base allo stadio della malattia. La chirurgia rappresenta la principale opzione terapeutica per i tumori localizzati, mentre le neoplasie avanzate richiedono strategie più complesse.
Chirurgia
La tumorectomia, che consente di rimuovere solo la massa tumorale preservando il rene, è indicata per tumori di piccole dimensioni e ben localizzati.Grazie alle tecniche laparoscopiche e robotiche, questa procedura può essere applicata anche a tumori di maggiori dimensioni. In alternativa, si può ricorrere alla nefrectomia parziale o radicale, ovvero l’asportazione parziale o totale del rene colpito, in base alle esigenze chirurgiche e oncologiche.L’asportazione può essere eseguita con tecnica videolaparoscopica o laparotomica (open surgery).
Immunoterapia e inibitori dell’angiogenesi
Per i tumori renali avanzati o metastatici, l’immunoterapia ha mostrato risultati promettenti, stimolando il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali. Gli inibitori dell’angiogenesi agiscono bloccando la formazione dei vasi sanguigni che alimentano il tumore, limitandone la crescita.
Chemioterapia e radioterapia
Pur essendo generalmente meno efficaci per il tumore renale, la chemioterapia e la radioterapia possono essere utilizzati in casi specifici, spesso nell’ambito di protocolli sperimentali o combinati con altre terapie innovative.
Quanto è diffuso in italia
Nel 2024 sono stimate circa 13.282 nuove diagnosi di tumore del rene (8.891 tra gli uomini e 4.391 tra le donne). Nel 2022 i decessi stimati sono stati 4.600 (2.900 uomini e 1.700 donne). Il tasso di sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è del 71% per entrambi i sessi, con una probabilità di vivere ulteriori 4 anni condizionata ad aver superato il primo anno dopo la diagnosi pari all’83% per gli uomini e 85% per le donne. Sono 154.800 le persone viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore del rene.
[Dati AIOM - Associazione Italiana Oncologia Medica pubblicati in “I numeri del cancro in Italia - 2024”]
Le 5 domande più frequenti sul tumore del rene
Sangue nelle urine, dolore lombare persistente e una massa palpabile nell’addome sono i sintomi principali di tumore renale, ma spesso si manifestano in stadi avanzati.
Fumatori, persone obese e individui esposti a radiazioni ionizzanti o a sostanze tossiche, come cadmio e amianto, presentano un rischio maggiore.
Sì, adottando uno stile di vita sano, evitando il fumo e controllando il peso corporeo. Controlli periodici possono favorire una diagnosi precoce.
Attraverso esami radiologici come ecografia e TAC, che identificano la massa tumorale e ne valutano l’estensione.
La chirurgia è il trattamento di prima linea, supportata da immunoterapia e inibitori dell’angiogenesi per i casi avanzati.
NOTA BENE: Le informazioni contenute in questa pagina non sostituiscono il parere e le spiegazioni del tuo medico.
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