cardiologia
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L’azienda che aiuta il malato produce di piùQuando una persona torna al lavoro dopo una grave malattia ha bisogno di comprensione per il peso delle mansioni, gli orari o il reinserimento psicologico. Le imprese che si mostrano accoglienti migliorano la propria immagine tra i dipendenti che alla fine risultano più produttivi. E ai costi iniziali subentrano maggiori profitti Ma è proprio vero che ridere fa bene al cuore?Diversi studi sembrano confermare l'effetto benefico del buonumore sul cuore. Ridere è una vera e propria palestra per le nostre arterie. Ce lo spiega il professor Fabio Magrini. Bastano 15 minuti al giorno. Al contrario, le emozioni negative lo danneggiano. In un periodo di crisi economica il rischio infarto può aumentare Il traffico non solo toglie il respiro, fa anche male al cuoreNuove prove del legame fra inquinamento da auto e malattie cardiovascolari. Gli esperti confermano l’utilità dei limiti al traffico e del tempo trascorso in aree verdi, sia pure restando in città Proteggere il cuore si può (ma occhio al peso)Meno sale, meno grassi, meno fumo, terapie tempestive. Così diverse popolazioni hanno ridotto drasticamente infarto e ipertensione. Il vero rischio resta il sovrappeso: nel mondo è obeso 1 adulto su 10 Laura: la paura di non conoscere quel nipotinoCredevo fosse stress, quel peso sul petto. Poi il crollo, in ufficio, ma nessuno si allarma: una donna, attiva, in forma, che non fuma non ha un infarto. E invece…
Insonnia post-infarto: individuata la probabile causaL'evento ischemico causerebbe un danno ai neuroni del tronco encefalico. Intervenire tempestivamente potrebbe evitare lo sviluppo dell'insonnia Noi italiani non sappiamo fare prevenzioneTemiamo di ammalarci ma non facciamo niente per evitarlo. Questa è la sentenza di una recente ricerca internazionale sugli stili di vita. Una malattia su tre è evitabile con attività fisica quotidiana e controllo del peso La nuova scienza che salva il cuore dei malatiI pazienti con un tumore, data l'età mediamente elevata, soffrono spesso di patologie cardiache anche a causa degli effetti indesiderati di alcuni farmaci. Ecco perché servono cardiologi specializzati in oncologia