Covid-19: il rischio cresce con il diabete (anche se sconosciuto)
Una glicemia superiore a 140 aumenta il rischio di un decorso più grave del Covid-19. L'infiammazione provocata dal Sars-CoV-2 potrebbe causare l'insorgenza del diabete
Sono soprattutto le persone affette da malattie croniche ad ammalarsi di forme gravi di Covid-19, che possono portare alla necessità di ricovero in terapia intensiva e condurre al decesso. Comprendere quali siano le categorie di persone a maggior rischio di sviluppare forme severe di malattia è importante per applicare strategie di prevenzione rivolte anche a limitare la pressione della pandemia sul sistema sanitario (e in particolare sulle terapie intensive). Tra queste, ci sono anche le persone affette da diabete di tipo 2: più esposte al rischio di sviluppare la polmonite interstiziale caratteristica della malattia provocata dal Sars-CoV-2. A confermare il rischio aumentato con cui convivono questi pazienti - anche coloro che sono diabetici, pur non sapendo ancora di esserlo - è uno studio condotto dall’Università di Padova. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Diabetes Research and Clinical Practice.
COVID-19: COME USARE GUANTI E MASCHERINE
DIABETE E COVID-19
Il diabete mellito è una malattia metabolica cronica che, in Italia, colpisce quasi quattro milioni di persone. È caratterizzata soprattutto da alti livelli di zucchero nel sangue (glicemia) che, a lungo andare, provoca danni cronici a cuore, reni, occhi e nervi. Già nel mese di marzo, un'analisi pubblicata sul Journal of Endocrinological Investigation aveva suggerito che il diabete mellito rappresentasse una delle condizioni croniche che predispongono a forme gravi di Covid-19. Adesso è giunta la conferma. Coordinati da Gian Paolo Fadini, direttore della divisione di malattie metaboliche dell’azienda ospedaliero-universitaria veneta, i ricercatori hanno raccolto i dati di oltre 400 pazienti ricoverati per Covid-19 e ne hanno seguito il decorso durante la fase acuta della malattia. Così è stato possibile rilevare che, chi prima di contagiarsi con il Sars-CoV-2 conviveva già con il diabete, convive con un rischio doppio di sviluppare una forma più grave di polmonite intestiziale.
POLMONI PIU' A RISCHIO SE SI HA (ANCHE) IL DIABETE
La ricerca ha portato alla luce anche nuovi dati su quali possano essere i motivi che rendono i pazienti con diabete suscettibili allo sviluppo di forme gravi di Covid-19. «Abbiamo notato che i pazienti diabetici, durante il ricovero ospedaliero per la malattia provocata dal coronavirus, presentavano livelli peggiori della maggior parte degli esami di laboratorio - sottolinea Mario Luca Morieri, internista e ricercatore all’Università di Padova -. Ma l’elemento chiave è l’aggravamento rapido della funzione respiratoria, che ha fatto crescere anche il ricorso al ricovero in terapia intensiva per questi pazienti». Quanto descritto finora è stato registrato anche tra coloro - 1 su 5 di quelli coinvolti nello studio - che si sono scoperti diabetici soltanto una volta in ospedale. Secondo Fadini, non si può escludere che «la potente infiammazione correlata al Covid-19 possa aver scatenato la comparsa del diabete in una quota di questi pazienti».
GLICEMIA: MEGLIO FERMARSI PRIMA DI 140
A conferma che l’iperglicemia sia un fattore di rischio in caso di contagio da Sars-CoV-2 è anche un altro studio, pubblicato da un gruppo di specialisti dell’azienda ospedaliero-universitaria di Pisa sulla rivista Diabetes Care. Valutando il decorso di 271 pazienti ricoverati per Covid-19, i ricercatori hanno dimostrato «che un un valore della glicemia al momento del ricovero maggiore di 140, indipendentemente da una diagnosi nota di diabete, rappresenta un importante campanello d’allarme che deve indurre ad attuare un approccio terapeutico ancora più mirato», spiega Stefano Del Prato, direttore dell’unità operativa di malattie metaboliche e diabetologia del policlinico toscano e blogger di Fondazione Umberto Veronesi. «Al di là della consapevolezza dell’essere diabetici, l’iperglicemia è un fattore associato a una prognosi più grave nei pazienti affetti da Covid-19», che presiede l’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (Easd).
Coronavirus e Covid-19: le regole da seguire
3 - Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani Il virus si trasmette principalmente per via respiratoria, ma può entrare nel corpo anche attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non ben lavate.
Le mani, infatti, possono venire a contatto con superfici contaminate dal virus e trasmetterlo al tuo corpo.
6 - Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol I disinfettanti chimici che possono uccidere il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) sulle superfici includono disinfettanti a base di candeggina / cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio.
Il tuo medico e il tuo farmacista sapranno consigliarti.
2 - Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute Mantieni almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso a distanza ravvicinata.
8 - Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus Al momento, non ci sono prove che animali da compagnia come cani e gatti possano essere infettati dal virus.
Tuttavia, è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali da compagnia.
5 - Non prendere farmaci antivirali né antibiotici a meno che siano prescritti dal medico Allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).
Gli antibiotici non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Il SARS-CoV-2 è, per l’appunto, un virus e quindi gli antibiotici non vengono utilizzati come mezzo di prevenzione o trattamento, a meno che non subentrino co-infezioni batteriche.
4 - Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci Se hai un’infezione respiratoria acuta, evita contatti ravvicinati con le altre persone, tossisci all’interno del gomito o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, indossa una mascherina e lavati le mani.
Se ti copri la bocca con le mani potresti contaminare oggetti o persone con cui vieni a contatto.
9 - In caso di dubbi NON recarti al Pronto Soccorso: chiama il tuo medico di base e se pensi di essere stato contagiato chiama il 112 Il periodo di incubazione del nuovo coronavirus è compreso tra 1 e 14 giorni. Se hai febbre, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, stanchezza NON recarti al Pronto Soccorso: chiama il tuo medico di base per avere informazioni su cosa fare; se pensi di essere stato contagiato chiama il 112.
1 - Lavati spesso le mani Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare
anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%. Lavarsi le mani elimina il virus.
7 - A distanza dagli altri e con la mascherina Quando si è con altre persone, più si è lontani e meglio è. In situazioni di comunità, si raccomanda di indossare sempre una mascherina (senza valvola) per coprire naso, bocca e mento. Prima e dopo averla rimossa, oltre che dopo averla maneggiata, lavare sempre le mani.
Nuovo coronavirus e Covid-19: le regole utili da seguire Come dobbiamo sapere per affrontare con le dovute cautele e senza timori eccessivi l'epidemia di nuovo coronavirus? I consigli dell'Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. (Fonte: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/)
8 - I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi dalla Cina non sono a rischio di contrarre il nuovo coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici. A tutt’oggi non abbiamo alcuna evidenza che oggetti prodotti in Cina o altrove possano trasmettere il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).