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Fumo
Donatella Barus
pubblicato il 31-05-2019

Fumo e polmoni: sappiamo quali sono i danni?



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Il danni (poco noti) che il fumo arreca ai polmoni. L'OMS dedica la Giornata mondiale contro il fumo alla salute del respiro. Tumori del polmone in aumento per le donne

Fumo e polmoni: sappiamo quali sono i danni?

Il tema scelto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per il World No Tobacco Day 2019 è la salute dei polmoni e del respiro. Don't let your breath away, è l'accorato appello per ricordare che i nostri polmoni sono un prezioso e insostituibile patrimonio di salute da proteggere. In primo luogo, non fumando.

Il fumo di sigaretta è causa di molte malattie a carico dell'apparato respiratorio, alcune molto diffuse e molto note, altre decisamente misconosciute. Ecco il promemoria dell'OMS, utile per prendere nota di quanto stiamo mettendo a rischio ogni volta che accendiamo una sigaretta:

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TUMORI DEL POLMONE

Il fumo di tabacco è la prima causa del tumore del polmone; provocando i due terzi dei morti nel mondo per questa malattia. Smettere riduce il rischio: prima si smette meglio è ma il beneficio è rilevante anche dopo molti anni.  Dopo 10 anni senza fumo, la probabilità di ammalarsi si dimezza rispetto a quella di un fumatore. Attenzione: anche chi respira il fumo passivo di altri, in casa o nei luoghi di lavoro, vede aumentare il rischio di sviluppare una neoplasia polmonare.

In Italia ogni anno 34.000 persone perdono la vita per un carcinoma polmonare e si stima che almeno l'85 per cento dei nuovi casi sia dovuto al tabacco. Fumare aumenta di 14 volte il rischio di cancro al polmone, di 20 volte per i forti fumatori (oltre 20 sigarette al giorno). Negli ultimi anni l'incidenza, ovvero il numero di nuovi casi, è in calo fra gli uomini (- 1,6% l'anno), mentre aumenta fra le donne (+ 1,7% l'anno fra il 2006 e il 2014), rilfettendo l'aumento delle fumatrici di venti o trent'anni fa


MALATTIE RESPIRATORIE CRONICHE

Il fumo di sigaretta è la causa principale di BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva, una malattia progressiva che compormette pesantemente la qualità di vita, con tosse e difficoltà respiratorie. Il rischo di sviluppare qusta forma di bronchite cronica è più alto in chi ha iniziato a fumare da giovanissimo, poichè a questa età il tabacco interferisce con il corretto sviluppo polmonare. Il tabacco, inoltre, peggiora i sintomi dell'asma.

QUAL E' LA RELAZIONE TRA BPCO E FUMO? 

BAMBINI

Il fumo di sigaretta fa danni a tutte le età, anche prima di nascere. I bambini esposti alle sostanze tossiche del tabacco in utero, se la madre fumava o se era esposta al fumo passivo, mostrano con più frequenza della media problemi nello sviluppo dei polmoni, nella crescita e nella funzionalità. Ma anche i bambini che respirano il fumo altrui sono esposti più dei loro coetanei a asma, polmoniti, bronchiti e infezioni delle vie respiratorie. Nel mondo, sono 60.000 circa i bambini che muoiono prima di compiere 5 anni a casua di malattie infettive delle vie respiratorie provocate dal fumo passivo.


TUBERCOLOSI

Pochi conoscono il nesso fra tubercolosi e fumo. La malattia danneggia i polmoni e riduce la loro funzionalità: il decorso e i sintomi sono aggravati dal fumo di sigaretta. Inoltre, le ssotanze tossiche contenute nel tabacco funzionano da innesco per le infezioni latenti da tubercolosi, che riguardano circa una persona infetta su quattro. Una volta diventata attiva, la malattia diventa assai più rischiosa, specialmente se ai suoi sintomi si associa il danno delle sigarette.


INQUINAMENTO DELL'ARIA

Il fumo di sigaretta è una fra le forme più pericolose di inquinamento indoor, quello che avvelena l'aria degli spazi chiusi in cui viviamo e respiriamo giorno e notte. Contiene oltre 7.000 sostanze chimiche, di cui una settantina sono cancerogeni riconosciuti. Permane nell'aria per alcune ore, anche quando non si vede e non si sente più all'olfatto. 

 

 

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Donatella Barus
Donatella Barus

Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.


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