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Ginecologia
Redazione
pubblicato il 14-07-2023

Fino a che età si può iniziare la terapia ormonale sostitutiva?



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La terapia ormonale si può iniziare anche anni dopo l'ingresso in menopausa? I pro e i contro secondo i consigli dell'esperta

Fino a che età si può iniziare la terapia ormonale sostitutiva?

Sono una donna di 52 anni in menopausa da quattro. Ho appena effettuato una MOC, la prima in assoluto, ed è emersa una osteopenia grave. Soffro anche di secchezza intima. Le vampate si sono invece già un po’ attenuate. Ho un precedente familiare di tumore al seno. Ritiene si possa valutare la Terapia Ormonale Sostitutiva o sono da considerare a rischio? E’ ancora possibile o va iniziata all'inizio della menopausa? Quali rischi/benefici? O meglio valutare altre strategie di prevenzione/cura?

Vanessa vagabonda

Risponde la professoressa Rossella Nappi, responsabile dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo dell’Università di Pavia

Gentile signora,

l’età e il tempo trascorso dalla menopausa non controindicano l’uso della terapia ormonale sostitutiva per la prevenzione delle fratture ossee e nel contempo aiuterebbe anche il sintomo secchezza vaginale. Sarebbe comunque importante sapere se questa osteopenia severa si localizza a livello lombare o femorale e avere più informazioni sulla sua storia personale e su eventuali altri fattori (fumo, distiroidismi, uso di cortisonici, intolleranza al lattosio, ecc) che possono contribuire alla perdita di massa ossea oltre alla carenza estrogenica postmenopausale.

La storia familiare di tumore della mammella orienta verso controlli periodici accurati a prescindere dall’uso o meno di una terapia ormonale sostitutiva che, se a basso dosaggio e a base di ormoni naturali (estradiolo e progesterone), ha dimostrato un impatto minimo sul rischio di tumore della mammella che ha una genesi comunque multifattoriale.

Non avendo più sintomi vasomotori significativi la scelta terapeutica potrebbe anche ricadere sull’uso di un SERM, cioè di un modulatore selettivo del recettore estrogenico, capace di contrastare la perdita di massa ossea grazie ad una azione prevalente sull’osso e non sull’intero organismo.

Importante supplementare la Vitamina D e assumere alimenti ricchi di calcio. 


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