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Neuroscienze
Fabio Di Todaro
pubblicato il 04-01-2019

Come sopravvivere al 2019 senza (o con poco) stress



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Nella prima puntata del nuovo anno de «L'Ora della Salute» (6 gennaio, ore 12,50) si parlerà di stress, con i consigli degli esperti per non cadere nella «trappola»

Come sopravvivere al 2019 senza (o con poco) stress

Dimagrire, iscriversi in palestra, leggere almeno un libro al mese, imparare una nuova lingua, smettere di fumare, ritagliarsi il tempo necessario per andare al cinema e per compiere un viaggio in più. La settimana che è agli sgoccioli è, da sempre, quella dei buoni propositi. Chi è ancora a casa - ma anche chi ha già ripreso a lavorare, in questi giorni di ritmi ancora ridotti - è alle prese con la lista degli obbiettivi da raggiungere nel 2019. Un elenco che vale la pena di costruire in maniera realistica e non oltremodo impegnativa, per evitare che a metà dell'anno molti dei punti messi in agenda risultino già «saltati». E soprattutto perché la gestione del tempo libero, fondamentale per compensare le tensioni derivanti dagli impegni professionali e familiari, non deve diventare anch'essa fonte di stress.

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BUONI PROPOSITI «REALISTICI»

Come fare in modo di prefissarsi degli obbiettivi salutari e alla portata? «Bisogna trovare un giusto equilibrio: non possiamo permetterci di stare un giorno intero a meditare, ma dobbiamo riconoscere come un dovere quello di ritagliarci almeno un'ora al giorno per dedicarci a un'attività che ci fa stare bene e che non è concepita come un obbligo», afferma Andrea Fagiolini, direttore del Dipartimento interaziendale di Salute mentale all’Università di Siena e ordinario di psichiatria, che sarà ospite della quarta puntata de «L'Ora della Salute», in onda domenica alle 12,50 su La 7 (anche in diretta streaming al seguente link: www.la7.it/loradellasalute). Alla vigilia della ripresa dell'attività lavorativa, il tema dello stress sarà affrontato a 360 gradi: cause, conseguenze, possibili rimedi. «Dobbiamo tornare a coltivare le relazioni - aggiunge lo psicoterapeuta Alberto Pellai, ricercatore all'Università di Milano -. Tanto più siamo soli e isolati, tanto più risultiamo stressati. Una buona risposta la si ha quando si considera un'altra persona come una risorsa e si impara ad apprezzare anche l'imperfezione di chi ci è vicino». 

COME GUARIRE DALLA DEPRESSIONE? 

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CHE COS'E' LO STRESS?

Sono in molti, soprattutto adulti e anziani, a interrogarsi sulle origini dello stress. Il problema è sempre esistito o è una peculiarità del nostro tempo? Perché in passato argomenti come questo non avrebbero mai trovato spazio in un'intera trasmissione e oggi sono invece considerati così attuali? «Lo stress è sempre esistito: si tratta di uno stato di tensione fisica e mentale, dovuto a fattori esterni all'organismo - prosegue Fagiolini -. Ma di per sé, lo stress, non è una malattia. Può derivare da un impegno lavorativo importante, da un esame universitario, da una malattia, da un trasloco imminente. La risposta di adattamento che deriva da situazioni simili, anche se piacevoli, è necessaria. Diventa negativa soltanto nel momento in cui gli stimoli intensi sono molteplici, durano a lungo o tendono a sovraccaricare un particolare momento della nostra vita. In alcuni casi i disturbi d'ansia e la depressione possono derivare anche da una condizione di stress esasperata». Come riconoscerla, in questi casi? Le manifestazioni sono eterogenee: cutanee (eczemi), cognitive (deficit di attenzione e concentrazione), comportamentali (disturbi del sonno, abuso di cibo e bevande alcoliche), psicosomatiche (gastriti). Condizioni che, aggiunge lo specialista, «sono reversibili e tendono ad attenuarsi nel momento ini cui le fonti di stress scompaiono o si attenuano».

Quasi 1 bambino su 3 ha un disturbo del sonno


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FOCUS SUI BAMBINI

Nel corso della puntata, particolare attenzione sarà dedicata anche ai bambini: da lunedì nuovamente alle prese con gli impegni scolastici. «Anche i piccoli, essendo più vulnerabili rispetto agli adulti, possono essere sollecitati in maniera forte e dunque sviluppare delle problematiche riconducibili a una vita troppo stressante», anticipa Giuseppe Banderali, direttore dell'unità operativa complessa di pediatria dell'ospedale San Paolo di Milano e membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Pediatria. «Troppo spesso li costringiamo ad adattarsi ai nostri orari, ma nel rapporto tra genitori e figli sono i primi a dover andare incontro alle esigenze dei più piccoli». Non esiste una regola valida per tutti. «Ogni bambino è diverso dall'altro, occorre riconoscere le sue esigenze e attorno a queste organizzare le sue attività». 


Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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