TikTok è ormai un punto di riferimento per i giovani adulti di tutto il mondo in cerca di informazioni, anche sulla salute sessuale e riproduttiva. Ma quanto sono affidabili i contenuti che riguardano la contraccezione? Uno studio pubblicato su Perspectives on Sexual and Reproductive Health e condotto dalla La Trobe University in Australia ha analizzato la questione. Ecco cosa è emerso, di non troppo rassicurante.
LO STUDIO
Tra agosto e settembre 2023, i ricercatori hanno analizzato 100 video provenienti dai cinque hashtag più popolari relativi ai metodi contraccettivi (#birthcontrol, #contraception, #thepill, #naturalbirthcontrol e #cycletracking) per valutare le caratteristiche delle informazioni sanitarie presentate e la loro qualità. Insieme, questi video hanno totalizzato 4,85 miliardi di visualizzazioni e oltre 14 milioni di “mi piace”.
L’obiettivo era chiaro: valutare quanto le informazioni veicolate fossero affidabili.
POCA SCIENZA, MOLTA SFIDUCIA
Secondo quanto emerso, solo il 10% dei video analizzati è stato creato da professionisti della salute, mentre il resto riportava esperienze dirette e convinzioni di influencer e utenti comuni, oppure consigli da parte di autoproclamati “coach ormonali” o educatori del benessere con un ampio pubblico. Oltre la metà dei creatori (53%) esprimeva un rifiuto esplicito della contraccezione ormonale. Circa un terzo (34%) mostrava sfiducia nei confronti di medici e operatori sanitari.
Gli argomenti più trattati nei video analizzati sono i metodi naturali, come la consapevolezza della fertilità e il monitoraggio del ciclo (38%), e la pillola anticoncezionale (35%).
La valutazione della qualità e dell’affidabilità ha rilevato contenuti scarsi e poco attendibili.
I RISCHI PER I GIOVANI
Molti video promuovevano metodi “naturali”, rispetto a quelli ormonali, come il monitoraggio della fertilità, senza spiegare i loro limiti. Servono grande precisione per rilevare le fluttuazioni ormonali, motivazione costante e cooperazione del partner. Ancora più grave, spesso non veniva menzionato che, se usati da soli, questi metodi sono generalmente poco efficaci.
«Questo tipo di disinformazione, combinato con la crescente diffidenza verso i professionisti della salute, può tradursi in decisioni non sicure e, alla fine, in gravidanze non pianificate», spiega a ricercatrice principale, la dott.ssa Caroline de Moel-Mandel della School of Psychology and Public Health della La Trobe University.
TIK TOK AMPLIFICA GLI INFLUENCER
Come ricorda la co-autrice e docente di salute pubblica della La Trobe, Megan Bugden, «lo studio ha rilevato anche un altro dato chiave: sebbene i video dei professionisti ottengano mediamente più “mi piace” e follower, l’algoritmo di TikTok amplifica soprattutto le voci degli influencer e dei cosiddetti “coach del benessere”, che arrivano così a un pubblico molto più vasto.
COME RICOSTRUIRE LA FIDUCIA?
Secondo le autrici, i social stanno ridefinendo il rapporto tra operatori sanitari e pazienti, per questo è fondamentale che i professionisti della salute si impegnino su diversi fronti.
«Invitiamo i professionisti della salute a ricostruire la fiducia attraverso un processo decisionale condiviso sulle opzioni contraccettive, che può aumentare la soddisfazione dei pazienti e contrastare la diffusione di informazioni inaffidabili pubblicate online».
CONTRASTARE LA DISINFORMAZIONE
Con oltre 1 miliardo di utenti attivi nel mondo, TikTok ha un impatto enorme sulle scelte dei giovani adulti e dunque rappresenta un’ottima opportunità di salute pubblica per diffondere informazioni contraccettive accurate, accessibili a tutti.
«I giovani meritano informazioni accurate per prendere decisioni consapevoli sulla salute contraccettiva, indipendentemente dal loro background o dalle risorse disponibili. Le organizzazioni di sanità pubblica dovrebbero collaborare con influencer dei social per promuovere informazioni contraccettive sicure ed efficaci, tramite messaggi che risuonino davvero con i più giovani», conclude la co-autrice Megan Bugden.