I tumori restano una delle principali sfide per la salute mondiale. Secondo le proiezioni del Global Burden of Disease (GBD) — uno dei più grandi programmi internazionali di monitoraggio della salute — pubblicate su The Lancet, l’incidenza e la mortalità per tumore continueranno ad aumentare fino al 2050, con un impatto maggiore nei Paesi a basso e medio reddito. Il calo dei tassi di mortalità standardizzati per età è un segnale positivo, ma non basta per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati per il 2030. Servono politiche globali coordinate e interventi concreti che rafforzino ogni fase del percorso, dalla prevenzione alla diagnosi, fino alle cure.
I DATI DEL GLOBAL BURDEN OF DISEASE
Secondo il più recente aggiornamento del Global Burden of Disease, Injuries, and Risk Factors Study (GBD), nonostante i progressi nella prevenzione e nelle cure, il numero di nuovi casi e di decessi oncologici è in crescita in tutto il mondo e, secondo le previsioni, continuerà ad aumentare fino al 2050. Il calo della mortalità, pur incoraggiante, non sarà sufficiente a raggiungere l’obiettivo dell’Agenda ONU 2030 di ridurre di un terzo le morti per malattie non trasmissibili. A pagare il prezzo più alto, ancora una volta, saranno i Paesi con minori risorse.
PIÙ SOPRAVVIVENZA, MA PIÙ DISUGUAGLIANZE
Nel 2023, i ricercatori del GBD stimano 18,5 milioni di nuovi casi di cancro e oltre 10 milioni di decessi, escludendo i tumori della pelle non melanomatosi.
Quasi due terzi di questi decessi si verificano nei Paesi a basso o medio reddito, dove l’accesso a diagnosi precoci e terapie efficaci è ancora limitato.
Il cancro si conferma così la seconda causa di morte nel mondo, subito dopo le malattie cardiovascolari.
Le buone notizie arrivano dai tassi di mortalità standardizzati per età, che mostrano un calo complessivo, segno di una migliore gestione clinica e di un maggiore accesso alle cure. Tuttavia, la diminuzione non basta: secondo lo studio, la probabilità di morire di cancro tra i 30 e i 70 anni diminuirà solo del 6,5% entro il 2030, ben lontano dal traguardo fissato dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
LE PROIEZIONI AL 2050
Le previsioni dei ricercatori per il 2050 delineano uno scenario impegnativo: 30,5 milioni di nuovi casi e 18,6 milioni di morti per cancro a livello globale, pari a un incremento del 60% dei casi e del 75% dei decessi rispetto al 2024.
L’aumento sarà particolarmente marcato nei Paesi a basso e medio reddito, dove i decessi per cancro cresceranno fino al +90%, contro un +43% previsto nelle nazioni più ricche.
Gran parte di questa crescita, spiegano i ricercatori, è legata ai cambiamenti demografici: l’aumento e l’invecchiamento della popolazione mondiale stanno ampliando la fascia di età più a rischio, anche se la probabilità di morire di cancro a parità di età mostra un leggero calo.
IL PESO DEI FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI
Secondo lo studio, oltre il 40% dei decessi per cancro nel 2023 è attribuibile a fattori di rischio modificabili — come fumo, consumo di alcol, dieta scorretta, obesità e inquinamento.
Questi dati sottolineano il ruolo centrale della prevenzione primaria e delle politiche di salute pubblica, soprattutto nei contesti in cui le infrastrutture sanitarie non consentono un facile accesso a screening e terapie.
SERVONO AZIONI COORDINATE
Il GBD 2023 evidenzia che la lotta al cancro non può basarsi solo sulla medicina e sulla tecnologia, ma richiede un approccio sistemico.
Per affrontare efficacemente il peso crescente della malattia servono strategie di controllo integrate, che tengano conto delle caratteristiche dei singoli sistemi sanitari, delle risorse disponibili e dei contesti sociali.
Dalla prevenzione alla diagnosi precoce, fino al trattamento e alla riabilitazione, ogni fase del percorso oncologico deve essere rafforzata.
Solo un impegno condiviso — tra governi, istituzioni scientifiche e comunità globali — potrà rendere possibile una reale riduzione del peso del cancro nel mondo.