Obiettivo del progetto
Valutare attraverso un trial clinico l’efficacia dell’utilizzo del prasterone contro la sindrome genito-urinaria nelle donne con una pregressa diagnosi di tumore al seno.
Dove svilupperà il progetto
Istituto Europeo di Oncologia (IEO), Milano
Partecipanti
Dorella Franchi, Elisabetta Munzone, Manuelita Mazza, Gabriella Pravettoni, Eleonora Petra Preti, Ailyn Vidal Urbinati, Anna Daniela Iacobone, Ida Pino, Maria Elena Guerrieri, Ludovica Scotto, Ketti, Elena Mazzocco, Vincenzo Bagnardi, Chiara Casadio, Emanuela Omodeo Salé, Costantino Jemos, Atanasio Nonis, Serena Detti, Abbondanza Montinaro, Emanuela Mazzella, Maria Luisa Paradiso
La sindrome genito-urinaria (GSM) è un problema comune per le donne in menopausa, con una particolare gravità nelle donne con pregresso carcinoma mammario o in trattamento con terapia endocrina. Si tratta di una condizione che impatta negativamente sulla qualità di vita, causando compromissione della sessualità e difficoltà nella vita relazionale, con aumento di ansia e depressione. Il prasterone per via vaginale è un farmaco che agisce con poco o nessun rilascio di ormoni nella circolazione sanguigna. Può essere quindi un buon candidato da usare anche nelle donne con pregressa diagnosi di carcinoma mammario per alleviare i sintomi della GSM, ma sono necessari maggiori studi per offrire la migliore posologia nelle pazienti oncologiche. Lo scopo di questo progetto, denominato studio PROPOSE, è condurre un trial clinico per valutare l'attenuazione dei sintomi vaginali e urinari più fastidiosi, e secondariamente anche il miglioramento della funzione sessuale e dell'umore, nell’ottica di garantire un’ottima qualità della vita alle donne dopo una diagnosi di tumore al seno.