Biopsia liquida per la diagnosi precoce dei tumori in persone con mutazioni su BRCA
Obiettivo
utilizzare la biopsia liquida per cercare marcatori tumorali diagnostici e prognostici in pazienti con tumori al seno e alle ovaie e portatrici di mutazioni nei geni BRCA.
Le persone portatrici di mutazioni nei geni BRCA hanno un rischio elevato di sviluppare tumori, soprattutto a seno e ovaie, e devono quindi seguire impegnativi protocolli di controlli e follow-up.
Sono quindi necessari strumenti per una diagnosi della malattia tumorale ex novo, ma anche per un’eventuale tempestiva diagnosi di ricaduta.
La biopsia liquida è un esame in cui si cercano biomarcatori di una malattia tumorale in liquidi biologici, ottenuti con metodiche non invasive come un prelievo di sangue o urine. La rilevazione dei biomarcatori può indicare la presenza di malattia prima degli esami strumentali, contribuire a una migliore prognosi e a suggerire nuove linee di intervento terapeutico. I biomarcatori analizzati attraverso biopsia liquida vengono indagati ricercando piccole vescicole (chiamate esosomi), micro-RNA e DNA, rilasciati dalle cellule tumorali nel circolo sanguigno.
Obiettivo del progetto è raccogliere campioni di sangue di pazienti portatrici di mutazioni su BRCA1 e BRCA2 durante le visite di follow-up, analizzare il DNA tumorale circolante e identificare marcatori o mutazioni che siano predittivi di precoce insorgenza o ripresa della malattia.
La biopsia liquida è un esame in cui si cercano biomarcatori di una malattia tumorale in liquidi biologici, ottenuti con metodiche non invasive come un prelievo di sangue o urine. La rilevazione dei biomarcatori può indicare la presenza di malattia prima degli esami strumentali, contribuire a una migliore prognosi e a suggerire nuove linee di intervento terapeutico. I biomarcatori analizzati attraverso biopsia liquida vengono indagati ricercando piccole vescicole (chiamate esosomi), micro-RNA e DNA, rilasciati dalle cellule tumorali nel circolo sanguigno.
Obiettivo del progetto è raccogliere campioni di sangue di pazienti portatrici di mutazioni su BRCA1 e BRCA2 durante le visite di follow-up, analizzare il DNA tumorale circolante e identificare marcatori o mutazioni che siano predittivi di precoce insorgenza o ripresa della malattia.