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Digiuno e trattamenti oncologici: vantaggi e rischi

Piatto bianco vuoto accanto a posate su tovagliolo grigio, rappresentazione simbolica del digiuno legato ai trattamenti contro il cancro

Il digiuno e le diete restrittive durante le terapie oncologiche sono temi che stanno attirando l'attenzione della ricerca e dei pazienti. Sebbene alcune evidenze suggeriscano benefici potenziali, il digiuno non è adatto a tutti e richiede una gestione rigorosa. È importante capire quando e come questa strategia possa essere applicata in modo sicuro, per evitare rischi per la salute.

Digiuno e terapie oncologiche: cosa dice la scienza

Il digiuno è stato oggetto di numerosi studi scientifici, con l’obiettivo di comprenderne l’impatto sulla risposta ai trattamenti oncologici e sulla qualità di vita dei pazienti. Alcune ricerche suggeriscono che brevi periodi di digiuno possano ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia e migliorare l'efficacia dei farmaci antitumorali, proteggendo le cellule sane e rendendo più vulnerabili quelle tumorali.

I rischi del digiuno non controllato

Nonostante i potenziali benefici, il digiuno durante le terapie oncologiche può comportare rischi significativi se non gestito adeguatamente. La perdita di peso e la malnutrizione sono problematiche comuni nei pazienti oncologici e possono aggravarsi con un regime dietetico restrittivo, compromettendo la capacità del corpo di affrontare le terapie.

Digiuno intermittente e approcci dietetici specifici

Tra le forme di digiuno, il digiuno intermittente ha guadagnato popolarità per la sua flessibilità. Tuttavia, non esistono ancora linee guida universalmente accettate che ne raccomandino l'uso come standard di cura oncologica. Ogni approccio dietetico deve essere personalizzato e supervisionato da un team medico specializzato.

Quando il digiuno è sconsigliato

Il digiuno è fortemente sconsigliato nei pazienti sottopeso o con segni di malnutrizione. Inoltre, le evidenze scientifiche di un beneficio del digiuno durante la chemioterapia sono ancora scarse e non concordanti, per cui si sconsiglia l’impiego di questo approccio prima, durante o successivamente all’assunzione di agenti antitumorali. Questa raccomandazione è data anche dal fatto che i pazienti potrebbero essere tentati di prolungare i periodi di digiuno.

L’importanza di affidarsi a degli esperti

Il digiuno durante le terapie oncologiche è una strategia che può offrire potenziali benefici, ma deve essere affrontata con cautela. È essenziale valutare attentamente le condizioni cliniche del paziente e garantire un monitoraggio continuo. La priorità rimane preservare la forza e la qualità della vita, assicurando che ogni intervento alimentare sia basato su evidenze scientifiche e supportato da esperti.

Consigli pratici

  • Prima di modificare in modo drastico le tue abitudini alimentari, consulta il tuo oncologo o un nutrizionista esperto in oncologia.
  • Evita diete restrittive fai-da-te, che possono aggravare la malnutrizione.
  • Monitora regolarmente il peso corporeo e lo stato nutrizionale, per garantire un equilibrio tra apporto calorico e bisogni metabolici.
  • Considera il digiuno solo se inserito in comune accordo con il team specialistico in un piano nutrizionale personalizzato e integrato nel contesto delle cure oncologiche.
  • Non esistono diete o restrizioni alimentari standardizzabili per curare il cancro o per prevenire le recidive, non fidarti di fonti non verificabili, confrontati sempre con gli specialisti che ti hanno in carico.

NOTA BENE: Le informazioni contenute in questa pagina non sostituiscono il parere e le spiegazioni del tuo medico.

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