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Pediatria
Redazione
pubblicato il 09-10-2015

Febbre nei bambini: quale termometro utilizzare?



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Risponde Maurizio De Martino, ordinario di pediatria all'università di Firenze e direttore del dipartimento di pediatria internistica all'ospedale Meyer di Firenze

Febbre nei bambini: quale termometro utilizzare?

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Ho un figlio di due anni e mi chiedo: qual è il termometro più appropriato da utilizzare in caso di febbre?

Annarita L. (San Donà di Piave)


Risponde Maurizio De Martino, ordinario di pediatria all'università di Firenze e direttore del dipartimento di pediatria internistica all'ospedale Meyer di Firenze

La febbre è un fenomeno naturale consistente in un innalzamento della temperatura a livello centrale. Non deve essere "criminalizzata" né generare allarmismo nei genitori. Misurare la temperatura quando questa supera i 37,5 gradi, però, è una procedura corretta e consigliata per tenere sotto controllo lo stato di salute di un bambino. Oggi sono diversi i termometri a disposizione, ma il più efficace nella rilevazione è quello elettronico digitale. Va utilizzato misurando la temperatura sotto l'ascella, non per via rettale. Questa seconda metodica è più precisa di un decimo di grado, ma risulta fastidiosa e in alcuni casi può essere fonte di incidenti. 

Altri termometri disponibili sono quelli a infrarossi. La loro efficacia è soddisfacente, ma il costo più elevato - circa ottanta euro - e la possibilità di misurare la temperatura a distanza lo rende conveniente all'interno delle strutture disponibili, dove c'è l'esigenza di coprire grandi numeri in un tempo ristretto. La misurazione auricolare, inoltre, deve essere effettuata soltanto da personale sanitario per evitare danni al timpano. Senza trascurare le possibili alterazioni nella misurazione della temperatura che possono derivare da una otite (che restituisce un valore più elevato) o dalla presenza di un tappo ceruleo (che ne rileva un valore di poco inferiore).


Da escludere, invece, è l'uso delle strisce a cristalli liquidi che si applicano sulla fronte: la rilevazione che assicurano è condizionata da un forte margine di errore. Chi ha invece ancora in casa i termometri a mercurio, la cui vendita è vietata dal 2009, dovrebbe sostituirli con quelli digitali o quanto meno evitare di utilizzarli mettendoli in bocca al bambino. Un'eventuale rottura li esporrebbe al rischio di una intossicazione acuta da mercurio.

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