Sapete quante nuove droghe compaiono ogni anno? E quante volte al giorno un adolescente controlla il suo smartphone?
Ne compaiono di nuove 100-120 all’anno, sono già in totale oltre 700. Come si fa a tener testa a una simile invasione, e così differenziata, di droghe? In effetti molte di queste sostanze, sintetiche e non, è ignota alle autorità, dunque non proibita (perfino i cani non le fiutano) e, cosa più grave, sconosciuta anche per i medici che devono curare chi ne è rimasto segnato. Tra questi, gli adolescenti: almeno l’otto per cento risulta avere usato sostanze non classiche. La metà del consumo va tuttavia assegnata a persone sopra i 35 anni.
Ora, l’età dell’adolescenza è la più delicata. In questa epoca vanno formandosi e consolidandosi le strutture cerebrali adulte che possono venire influenzate - a volte per sempre - da vissuti negativi e da dipendenze. Tra cui, oggi, le dipendenze da tecnologia: smartphone, computer, social network. «Dio solo sa che cosa combineranno ai cervelli dei nostri ragazzini», ha esclamato di recente il co-fondatore di Facebook Sean Parker, messo forse in allarme dalla sua stessa creatura.
LA MENTE SI MODELLA
«L’adolescenza non è soltanto uno spazio di transizione psicologica, come si dice da sempre, ma va compresa anche dal punto di vista neurobiologico: dai 13 ai 25 anni all’incirca il cervello si modella e assume la struttura adulta, acquisendo competenze cognitive, relazionali e affettive che resteranno sostanzialmente stabili nel resto della vita». Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento Salute mentale e Neuroscienze degli ospedali Fatebenefratelli-Sacco, a questo riguardo ha scritto un libro, che ora presenta, insieme al co-autore, lo psichiatra Giovanni Migliarese, responsabile nella stessa struttura del Centro per il disturbo da deficit di attenzione e i disturbi del neurosviluppo nel giovane adulto.
Dice Migliarese, nel sostenere che il volume «Quando tutto cambia. La salute psichica in adolescenza» (Pacini editore, pagine 240, euro 18) è per tutti, non solo per gli specialisti, che sono stati spinti a scriverlo dalle richieste dei genitori, sperduti davanti a una realtàinedita in cui affondano i figli e per loro terra sconosciuta. «In Italia abbiamo circa 8 milioni e 200 mila giovani tra i 12 e i 25 anni - continua Mencacci -. Di questi il dieci per cento, dunque ben ottocentomila, si dichiarano insoddisfatti della loro vita, delle loro relazioni amicali, familiari e della loro salute. E’ a questi ottocentomila giovani che occorre prestare attenzione aiutando a riconoscere tutti quei fattori che possono favorire l’esordio e il mantenimento di patologie psichiche». Se queste sono prese precocemente in cura, si possono ottenere ottime risposte cliniche grazie all’elevata plasticità del cervello nel periodo adolescenziale. La stessa plasticità che rende più facili le distorsioni. «E’ proprio negli anni dell’adolescenza che danno i primi segni la gran parte delle patologie psichiche dell’età adulta», dice lo psichiatra Migliarese.
IL VIDEO DEL PROGETTO IO VIVO SANO - DIPENDENZE
COMPORTAMENTI «TOSSICI»
Nella tossicità di cui parla Mencacci rientrano anche le dipendenze comportamentali, senza uso di sostanze. Che cosa succede a un cervello se sta sempre otto ore davanti a uno schermo? Che gli succede se i ragazzini guardano 75 volte al giorno (questi i dati portati da Mencacci) lo smartphone? Poi ci sono internet, il gambling, i social networks, la pornografia, i videogiochi… Chi non spegne mai il telefono vive in un continuo stato di allerta. Una tensione che non facilita il sonno. E su questo punto Mencacci e Migliarese si soffermano molto: lo sviluppo delle tecnologie è una minaccia per il ritmo sonno-veglia. Molti adolescenti rispondono a messaggi che arrivano nel cuore della notte, interrompendo un sonno che comunque risulta di scarsa qualità. «Ci sono delle alterazioni cerebrali dovute alle dipendenze comportamentali che, osservate dentro il cervello, appaiono sovrapponibili alle alterazioni da uso di sostanze», dice ancora Mencacci. Il cui ultimo avvertimento riguarda proprio le ore di sonno: «A 18 anni il 75 per cento dei ragazzi dorme meno di 8 ore. E c’è addirittura una fetta che non supera le 6 ore. Non va bene, il sonno protegge la crescita mentale».
Cocaina La cocaina agisce come stimolante del sistema nervoso centrale. Viene assunta principalmente per via inalatoria, ma può essere pure fumata o iniettata. Euforia, apatia e psicosi sono gli effetti più frequenti registrati tra gli assuntori
Eroina Si tratta della droga meno diffusa tra i giovani di oggi, anche se le cronache raccontano di diverse recrudescenze. La sua assunzione avviene principalmente per via iniettiva. A seguire: inalazione diretta o dei fumi derivanti dalla combustione. Gli effetti: euforia, vampate di calore, confusione mentale, depressione respiratoria, costrizione delle pupille, sviluppo della dipendenza e aumento della tolleranza
Marijuana La marijuana è una sostanza psicoattiva che si ottiene dalle infiorescenze essiccate delle piante femminili di canapa. Al suo interno ci sono diverse sostanze psicoattive, stupefacenti e non, tra cui la principale è il delta-9-tetraidrocannabinolo (comunemente detto Thc)
Allucinogeni Si tratta sopratutto di sostanze alcaloidi che portano chi le assume a vedere immagini, sentire suoni e avvertire sensazioni riconosciute come reali, che nella realtà però non esistono
Stimolanti Le sostanze più diffuse di questo tipo, in questo caso, sono le amfetamine e i suoi derivati (ecstasy), smart-drugs, antidepressivi e acido gamma idrossibutirrico)
«Spice» La «spice» è diventata la droga più diffusa tra i giovanissimi, dopo l’erba vera e propria: a cui assomiglia, pur essendo però di produzione sintetica
Nuove sostanze psicoattive Ketamina, oppioidi, triptamine, fentanili, cannabinoidi e catinoni sintetici sono le più diffuse. Le nuove sostanze psicoattive possono comportare rischi per la salute individuale e pubblica e rischi sociali che colpiscono tutta la comunità, ma è ancora carente l'informazione sui rischi a esse associati
Energy drink Si tratta di bibite analcoliche contenenti in genere caffeina, taurina, vitamina B12, carnitina ed eccitanti naturali come zenzero, ginseng, ginkgo biloba, guaranà, tè verde oltre, ovviamente, a dolcificanti, anidride carbonica, coloranti e conservanti e vengono presentate come bevande che danno energia psico-fisica. Diverse ricerche hanno evidenziato il loro potenziale nocivo - indotto da caffeina e altre sostanze psicoattive in esse contenute - e una forte associazione da parte dei giovani con alcol e tabacco
Alcol Il consumo di bevande alcoliche caratterizza la maggior parte degli studenti, senza grandi differenze di genere per quanto riguarda il consumo nella vita. Anche tra minorenni e maggiorenni non si evidenziano grandi differenze, sebbene per i secondi l'acquisto di bevande alcoliche non rappresenti una violazione della legge
Fumo Il 43,8 per cento degli adolescenti ha fumato nel corso dell’ultimo anno e per il 24,4 per cento il consumo di sigarette nel 2016 è stato quotidiano. Sono le ragazze a far segnare valori superiori ai coetanei, anche se i valori risultano pressoché sovrapponibili