Parliamone per capire

di Umberto Veronesi

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Umberto Veronesi (1925-2016), medico e ricercatore, ha dedicato la vita allo studio e alla cura dei tumori, in particolare alle terapie conservative per i tumori del seno. E' stato Ministro della Sanità e Senatore del Parlamento Italiano. Ha dato vita alla Fondazione che porta il suo nome. Profondamente persuaso che la scienza possa migliorare il mondo in cui viviamo, questo blog, che ha aggiornato per cinque anni con 200 post, ha ospitato il suo pensiero sulla società, la scienza e il nostro futuro.

C’è un giudice a Berlino

C’è un giudice a Berlino

Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha riconosciuto che  anche agli stranieri spetta di diritto l’indennità di accompagnamento e la pensione d’invalidità. Leggendola m’è venuta in mente la celebre frase  “C’è un giudice a Berlino” che avrebbe pronunciato un mugnaio prussiano quando, qualche secolo fa, in una controversia con il re, Federico il Grande, di fronte alla prepotenza del sovrano, esprimeva la sua fiducia nell’intervento di un giudice che avrebbe riconosciuto il suo diritto.

La mia cara, indomita Emma

La mia cara, indomita Emma

Indomita. E’ l’aggettivo che mi viene in mente per primo quando penso a Emma Bonino, nuovo ministro degli Esteri. Non c’è nulla che la scoraggi, non c’è nulla che la fermi, non c’è nulla che le metta paura, non c’è nulla che le sembri impossibile. E’ italiana ma la conoscono in tutto il mondo. Nel corso dei suoi numerosissimi incarichi nazionali e internazionali è sempre accorsa dove mancava la pace, dove mancava la libertà, dove mancava il pane, dove i diritti umani venivano calpestati. E’ grazie a lei che è stata istituita una Corte penale internazionale, ed è anche grazie a lei che l’Onu ha approvato ben quattro risoluzioni per la moratoria sulla pena di morte, allungando la lista delle nazioni che hanno aderito.

Cari genitori abbiate fiducia nella scienza dei vaccini

Cari genitori abbiate fiducia nella scienza dei vaccini

Molti anni fa mi fu chiesto di tenere una conferenza sulla utilità e sulla necessità delle vaccinazioni. Già allora, come ancora oggi, sul tema aleggiava una forte nube di resistenza e scetticismo e lo scopo della conferenza era di chiarire e informare l’opinione pubblica.

Se fossi il Presidente

Se fossi il Presidente

So che il mio nome è stato fatto come Presidente della Repubblica. Mi commuove e mi fa un grande onore questo desiderio espresso da molti concittadini. Io li ringrazio, ed esprimo un pensiero di umiltà: non a me hanno fatto questo onore,  ma alle idee e alle convinzioni che condividiamo in tanti, molti di più di quanti si pensi. Sono le persone che quotidianamente lavorano affinché la nostra Italia, che nei secoli passati era chiamata «il giardino d’Europa», possa diventare un bellissimo giardino d’idee, una cosa che si fa confrontandosi e dialogando, alla ricerca di soluzioni a misura d’uomo, utili e  ragionevoli. Lavorando con infinita pazienza  e con ostinata speranza, come si fa nei laboratori di ricerca quando si va a cercare le cause di una malattia e a mettere in prova i possibili rimedi. E’ una lunga catena d’intelligenze e di esperienze, che ha  significato negli anni il sacrificio e la dedizione totale di uomini e donne che non si sono arresi. Nella solitudine del suo bancone di laboratorio, il ricercatore sa di non essere solo, e avverte il privilegio di far parte  di una comunità senza tempo che procede  a staffetta. Il cammino è lungo e gli uomini passano, ma la fiaccola passa di mano.

Grazie anche a Science for Peace

Grazie anche a Science for Peace

E’ stato definito “storico” il voto con il quale nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 2 aprile, 154 Nazioni hanno approvato a grande maggioranza il Trattato internazionale sul commercio delle armi convenzionali. Ma è un aggettivo ancora inadeguato per esprimere la portata epocale che esso rappresenta. Per la prima volta e dopo anni di trattative, discussioni, veti vari (tre stati si sono rifiutati di sottoscriverlo) sono state stabilite le  norme che da oggi regoleranno la vendita di armi  leggere e pesanti, dai carri armati agli aerei di combattimento, navi da guerra, missili, ma anche armi di piccolo calibro. Norme che tra l’altro ne proibiscono l’esportazione nel caso possano essere usate in attacchi contro la popolazione civile, in azioni terroristiche e di genocidio, in fatti di terrorismo e di crimine organizzato.

Diritto alla vita e legge del profitto

Diritto alla vita e legge del profitto

Anch’io  penso, come il presidente di Medici senza Frontiere, che la sentenza della Corte Suprema dell’India rappresenti una vittoria storica per la salute di milioni di malati. Penso che in questa come in analoghe vicende la parte di un medico debba sempre essere accanto al letto del malato, in sua difesa, perché un malato è sempre una persona fragile, sola, che guarda al medico a cui ha affidato tutto il suo essere, come l’unica persona che possa aiutarlo.

Ragazzo, una goccia del tuo sangue può salvare una vita

Ragazzo, una goccia del tuo sangue può salvare una vita

Mi ha scritto un ragazzo di 18 anni: “Ho scoperto, mi racconta,  quanto è importante donare il sangue. Ma in Italia i donatori sono soltanto 1 milione e 500mila. Almeno un paio di volte all’anno, d’inverno quando c’è l’ondata d’influenza e d’estate quando molti donatori vanno in vacanza, le scorte si assottigliano paurosamente. Perché non lancia un appello ai miei coetanei?".

Oggi vorrei essere la Befana

Oggi vorrei essere la Befana

Sono un medico, ma vorrei essere la Befana. Per andare invisibile a casa della vecchietta che ha rubato al supermercato un pacchettino di caramelle per 78 centesimi, il direttore ha chiamato la polizia, gli agenti hanno pagato le caramelle e lasciato andare a casa la vecchietta in lacrime.

Beppe Grillo: lui mi attacca e io lo difendo

Beppe Grillo: lui mi attacca e io lo difendo

Difendo Beppe Grillo anche se mi chiama «Cancronesi» e mi accusa di essere a favore dei termovalorizzatori perché… voglio far ammalare la gente di cancro. L’ho sempre stimato ed apprezzato e gliel’ho scritto in tempi non sospetti: quattro anni fa, quando non esisteva ancora il suo movimento e non c’era ancora stata la rivolta dell’antipolitica.Rispondevo ai suoi continui attacchi, lo invitavo a un dibattito civile e gli ricordavo le mie battaglie contro le miniere e le fabbriche di amianto (che provocavano il terribile mesotelioma), contro le industrie che usavano il benzene (causa di leucemie), contro le lavorazioni che utilizzavano ammine aromatiche, responsabili del tumore della vescica. Per non parlare della lotta contro il fumo. Grazie a queste battaglie, combattute fianco a fianco con altri uomini di scienza, le «fabbriche del cancro» non esistono quasi più, e le sostanze a rischio sono state messe al bando dal mondo lavorativo.Grillo continua ad attaccarmi, ma io continuo a difenderlo, oggi come ieri. Non solo in nome della libertà di opinione, ma perché penso che i comici scrutino i nostri sentimenti con finezza, e che con la lente della satira e dell’ironia ci offrano una visione più profonda della realtà. Magari perfino anticipando profeticamente il giudizio della storia.Penso al disegnatore satirico George Grosz, che fu considerato dal nazismo «artista degenerato», e che nei suoi disegni espresse una violenta critica nei confronti di una società affaristica avida e spietata, ma che si presentava come rispettabile. Penso a Charlie Chaplin e a Tempi moderni, film del 1936 in cui costruiva l’irresistibile comicità del racconto su un attacco frontale al capitalismo selvaggio e allo sfruttamento degli operai. Fu questo film che gli valse l’accusa di filocomunismo da parte del movimento guidato da Joseph McCarthy e che lo costrinse nel 1952 ad allontanarsi per sempre dagli Stati Uniti.Io credo che sia un grande errore aver aperto la disputa su Beppe Grillo di sinistra o di destra. Una volta di più, la politica guarda il dito che indica la luna, e non la luna. Dietro all’uso vulcanico che Grillo fa del paradosso c’è in realtà un’acuta analisi del disorientamento totale e della difficoltà in cui si trova l’Italia. A partire dalla politica, che del Paese dovrebbe essere l’espressione più alta, e che invece è ormai inchiodata alla definizione di «casta». Il fatto che il sindaco di Parma abbia deciso di accogliere in giunta solo non politici è una svolta su cui è il caso di riflettere. E’ vero che i politici hanno assunto troppo peso in tutte le aree della vita civile, anche in sanità.Grillo mette il dito sulla piaga di una politica così concentrata sul consenso personale da perdere di vista completamente il bene comune. Ma che cosa succede alla democrazia quando tutti gli spazi sono stati occupati dagli interessi dei partiti? Grillo interpreta parte della visione e del disagio dei giovani che non riescono a vedere alcun disegno di democrazia nella politica attuale. Certo, il Movimento 5 Stelle manca di progettualità e di propositività, ma non per questo va sminuito. E’ insieme facile e futile etichettarlo come qualunquismo, dimenticando che la Storia non si ripete.Il fenomeno Grillo non va demonizzato, ma va analizzato per capire le cause della sua popolarità. Bisogna avere il coraggio di ammettere che la prima causa è lo scollamento totale tra un mondo che evolve verso forme partecipative, come dimostra la forza dirompente dei social networks, e una politica ancorata al principio della rappresentatività. La rabbia di Grillo, recitata che sia, è una rabbia partecipata, condivisa da milioni di persone. Un modo di fare politica è finito, la democrazia deve reinventare se stessa.

Perchè in Italia la legge calpesta il diritto di aver un figlio?

Perchè in Italia la legge calpesta il diritto di aver un figlio?

Non capisco perché l’adozione venga da sempre considerata legittima e anzi benemerita, mentre invece la fecondazione eterologa (con seme oppure con ovociti donati) è entrata otto anni fa nei divieti posti dalla legge 40, e continua ad alimentare infinite discussioni.

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