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Assegnati i Premi 2025 alla ricerca scientifica su fumo e nicotina

Il Premio, alla sua settima edizione, è promosso da Fondazione Veronesi e SITAB. Sul podio studi sulle terapie per smettere di fumare, gli spazi smoke-free, gli effetti del fumo sul microbiota intestinale

Sono stati assegnati oggi i riconoscimenti per il Premio nazionale alla ricerca scientifica in tabaccologia, promosso dalla Società Italiana di Tabaccologia (SITAB) e Fondazione Umberto Veronesi ETS. I temi dei lavori selezionati dalla giuria rispecchiano alcuni dei fronti più attuali su cui si gioca la partita per la prevenzione e la salute. Ecco i nomi dei vincitori e le ricerche premiate:

  • Claudia Meschi, Azienda USL Toscana Nord Ovest: «Nuovo schema semplificato di citisina per la cessazione del fumo: efficacia e tollerabilità nella reale pratica clinica».
  • Elisa Cardani, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano: «Analisi linguistica e comunicativa delle narrazioni mediatiche del divieto di fumo all’aperto a Milano del 2025».
  • Martina Antinozzi, Portia Kwunchaithunya, Università La Sapienza: «In che modo fumo, dieta e attività fisica si differenziano nell’alterazione della composizione del microbiota intestinale in una popolazione sana e giovane?».

Il Premio, giunto alla sua settima edizione, ha lo scopo di incentivare, selezionare e diffondere progetti e ricerche che abbiano come finalità la lotta al fumo di tabacco, ai suoi danni sull’organismo umano, e la prevenzione primaria e secondaria del tabagismo.

I lavori sono stati valutati in base a criteri fondamentali, quali rigore scientifico, riproducibilità, innovatività, sostenibilità e potenziale utilizzo nella pratica clinica.

Sabrina Molinaro, responsabile della Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari presso l'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, fa parte del Comitato scientifico per la lotta al fumo di Fondazione Veronesi. Nel consegnare i premi ha voluto ricordare l'importanza della ricerca scientifica indipendente in un ambito come quello del tabagismo: «Proprio oggi serve migliorare la nostra conoscenza su questi temi, i dati epidemiologici evidenziano un aumento preoccupante dell'uso di prodotti a base di nicotina soprattutto nei più giovani. Questa situazione ci impone una nuova consapevolezza, che è la base della capacità di agire in modo concreto ed efficace per tutelare le giovani generazioni».

Donatella Barus, direttrice del Magazine di Fondazione Veronesi, ha spiegato le ragioni del premio e dell'impegno di Fondazione Veronesi: «Questo premio vuole essere prima di tutto un incoraggiamento alla qualità: un modo per dare un po’ di luce al lavoro di tanti che, ogni giorno, studiano il fumo e i suoi effetti in un ambito troppo spesso poco illuminato, se non dimenticato. Sostenere la ricerca indipendente sul tabacco e la nicotina significa investire nella prevenzione, nella trasparenza scientifica e nella possibilità concreta di salvare vite. Celebrare queste ricerche oggi è un modo per ricordare che la conoscenza resta il nostro strumento più potente contro un problema che continua a pesare sulla salute di tutti».

(nella foto, da sinistra: Donatella Barus, Martina Antinozzi, vincitrice del primo premio, Sabrina Molinaro e Roberto Boffi, Presidente SITAB)

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