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tumore del pancreas

Il torneo di rugby “au tuccu” continua a sostenere la ricerca scientifica di Fondazione Veronesi

Torna a Genova il torneo di rugby solidale, per sostenere la ricerca sul tumore del pancreas e ricordare Massimo

Per il terzo anno consecutivo, lo stadio Carlini di Genova ha ospitato il torneo di rugby “au tuccu”, una giornata all’insegna dello sport, dell’inclusione e della solidarietà, nata per ricordare Massimo Cirilli e sostenere la ricerca scientifica di Fondazione Veronesi sul tumore del pancreas.

L’edizione 2025 si è svolta sabato 7 giugno e ha visto scendere in campo dodici squadre di rugby in una competizione senza placcaggi, pensata per essere accessibile e coinvolgente per tutti. L’evento, ormai appuntamento fisso per molti genovesi, ha richiamato circa 600 persone.

Ma non solo rugby: anche quest’anno la giornata è stata arricchita da un torneo di beach volley con venti squadre e da una novità particolarmente apprezzata dai più giovani, lo spikeball — un gioco dinamico e divertente, che si gioca con una piccola rete rotonda posizionata a terra in cui le squadre si sfidano facendo rimbalzare una pallina sulla rete. Non sono mancati stand gastronomici, bevande, musica e la tradizionale lotteria con ricchi premi.

Il ricavato, pari a circa 4.000 euro, sarà devoluto a Fondazione Veronesi per sostenere la ricerca sul tumore del pancreas, la stessa malattia che ha colpito Massimo Cirilli, scomparso il 13 agosto 2022.

A organizzare il torneo è stato, anche quest’anno, Matteo Cirilli, figlio di Massimo, insieme alla madre Titti e al fratello Federico.

«Rispetto alla prima edizione – racconta Matteo – oggi vediamo partecipare sempre più giovani, molti dei quali magari non conoscevano direttamente mio papà, ma conoscono me e mio fratello, o fanno parte dell’ambiente del rugby. Il ricordo resta, ma l’evento ha assunto un significato più ampio: è diventato un’occasione per stare insieme, divertirsi e fare del bene. È un’evoluzione che mio padre avrebbe sicuramente apprezzato. Era una persona generosa e altruista: sapere che tanti ragazzi si ritrovano qui per una buona causa, lo rende sicuramente felice ed orgoglioso».

Il legame con Fondazione Veronesi si è rafforzato nel tempo e, come sottolinea Matteo, rappresenta un punto fermo per la riuscita dell’evento.

Anche sul piano organizzativo, l’esperienza si è fatta sentire: quest’anno è stato possibile calcolare meglio le quantità di cibo e bevande, evitando sprechi, e mantenendo una forte attenzione alla sostenibilità ambientale, con l’uso di piatti e bicchieri compostabili e una gestione attenta della raccolta differenziata.

Grande merito per il successo dell’iniziativa va alle numerose realtà genovesi che hanno donato premi per la lotteria. Tra questi magliette, cappellini, prodotti per la cura del corpo, oggetti d’arredo, buoni per ristoranti, spa, palestre, consulenze nutrizionali e osteopatiche, e tanto caffè.

«Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che ci hanno supportato – aggiunge Matteo – da Tommy Castello ai Cavalieri di San Giorgio, passando per Federico Piana, Giacomo Bertirotti, il CUS Genova Rugby e il CUS Genova, con il presidente Domenico Vitetta che ha creduto fortemente nell’iniziativa».

«È stata una giornata speciale per me, mia mamma e mio fratello – conclude – e abbiamo percepito con forza quanto questo evento stia diventando qualcosa di importante per la città. Permette di fare beneficenza in modo leggero, condividendo sport, sorrisi e ricordando papà come merita. Sono certo che anche mio padre abbia brindato con noi, felice di vedere tutto questo entusiasmo e questa energia positiva intorno a sé».

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