Si è svolto oggi nella Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica l’incontro Prevenire i tumori, proteggere la salute: strategie e politiche sul fumo, promosso su iniziativa della Vicepresidente del Senato Licia Ronzulli e organizzato in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi ETS.
L’appuntamento ha riunito esponenti del mondo politico, della ricerca e della sanità pubblica per discutere nuove strategie di contrasto al tabagismo, con un focus sull’efficacia della leva fiscale come strumento di prevenzione.
Tra i relatori: Giulia Veronesi, Professore Ordinario Università Vita e Salute San Raffaele Milano, Direttore Divisione Chirurgia Toracica IRCCS Ospedale San Raffaele Milano e membro del Comitato scientifico per la Lotta al Fumo di Fondazione Umberto Veronesi ETS; Francesco Perrone, Direttore Struttura Complessa Sperimentazioni Cliniche, Istituto Nazionale Tumori Pascale Napoli e Presidente Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica); Michela Meregaglia, ricercatrice del Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale Cergas SDA Bocconi; Cosimo Finzi, direttore di AstraRicerche; e i senatori Cinzia Pellegrino (Fratelli d’Italia), Tilde Minasi (Lega), Beatrice Lorenzin (Partito Democratico) e Maria Domenica Castellone, Vicepresidente del Senato. Ha moderato i lavori Donatella Barus, Direttrice del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi ETS. Durante l’incontro è stato presentato il documento programmatico “La salute di tutti prima di tutto”, che evidenzia la necessità di un intervento legislativo strutturato per ridurre il consumo di tabacco e nicotina in Italia.
“Il fumo resta la prima causa di morte evitabile nel nostro Paese e non possiamo più considerare questi numeri inevitabili. Serve una strategia complessiva, fatta di educazione, prevenzione e sostegno a chi vuole smettere. È qui che la politica sanitaria deve avere il coraggio di guardare lontano, unendo istituzioni, mondo scientifico e società civile. La prevenzione non è una bandiera di parte, è una battaglia di civiltà che si vince solo facendo squadra. Tra gli strumenti possibili, anche la leva fiscale può diventare una leva di salute pubblica, se accompagnata da campagne, informazione e programmi di aiuto capillari, e a patto che ogni euro ricavato diventi un euro speso per salvare vite, finanziare la ricerca, investire nella prevenzione e costruire un futuro più sano per le nuove generazioni” – ha sottolineato la Vicepresidente del Senato Licia Ronzulli.
Tra le proposte principali: un aumento progressivo e significativo delle accise sui prodotti del tabacco e della nicotina, con l’obiettivo di portare il prezzo di un pacchetto di sigarette oltre i 10 euro, in linea con le esperienze di Paesi come Francia e Irlanda, dove misure analoghe hanno contribuito ad un calo significativo del numero di fumatori senza effetti negativi di rilievo sul gettito fiscale o sull’aumento del mercato illegale.
“Il tabagismo è un’emergenza sanitaria, sociale ed economica che ogni anno causa in Italia oltre 93 mila morti e costa 24 miliardi di euro tra spese dirette e indirette – ha ricordato la professoressa Giulia Veronesi –. Rappresenta il principale fattore di rischio evitabile per le malattie cardiovascolari, respiratorie e per molti tumori. Su dieci casi di tumore del polmone, nove sono causati dal fumo. E parliamo di una malattia che ancora oggi nel nostro Paese fa contare 44.800 nuove diagnosi l’anno, con una sopravvivenza a cinque anni ancora molto bassa pari al 16% negli uomini e al 23% nelle donne. La leva fiscale è uno strumento efficace di sanità pubblica, che permette di salvare vite e ridurre le disuguaglianze”.
Da sempre Fondazione Veronesi è impegnata nel sostegno alla ricerca sulle malattie causate dal fumo e nella lotta al tabagismo, negli ultimi anni con particolare attenzione alla leva fiscale come misura di salute pubblica. Secondo una recente indagine condotta da AstraRicerche per Fondazione Veronesi, sei italiani su dieci si dichiarano favorevoli a un aumento deciso della tassazione sul tabacco, e oltre il 40% chiede che le nuove entrate fiscali vengano destinate a prevenzione e cura delle malattie fumo- correlate.
“Come abbiamo comunicato nella giornata precongressuale e ribadito alla presenza del Capo dello Stato, in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi e Airc partiremo con la raccolta delle firme per la proposta di legge parlamentare di iniziativa popolare per chiedere aumento di 5 euro del prezzo di tutti i prodotti tabagici” – ha affermato Francesco Perrone, Presidente di Fondazione AIOM.
Fondazione Veronesi è da sempre impegnata nella lotta al tabagismo grazie anche alle attività portate avanti dai membri del suo Comitato Scientifico per la lotta al fumo composto da: Roberto Boffi, Responsabile S.S.D. Pneumologia presso Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano; Stefano Centanni, Professore Ordinario f.r. di Malattie dell’Apparato Respiratorio presso l’Università degli Studi di Milano; Giovanni Fattore, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Bocconi di Milano; Silvano Gallus, Responsabile Laboratorio di Epidemiologia degli Stili di Vita dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano; Sabrina Molinaro, Responsabile della Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche; Elena Munarini, Psicologa e Psicoterapeuta del Centro Antifumo Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano; Francesco Perrone, Presidente Fondazione AIOM; Direttore del Dipartimento Ricerca Traslazionale Unità Sperimentazioni Cliniche Istituto Nazionale Tumori - IRCCS Fondazione Pascale, Napoli; Licia Siracusano, U.O. Oncologia Medica e Ematologia e Referente del Centro Antifumo dell’Istituto Clinico Humanitas di Milano; Giulia Veronesi, Professore Ordinario Università Vita e Salute San Raffaele Milano, Direttore Divisione Chirurgia Toracica IRCCS Ospedale San Raffaele Milano.

