Prevenire la resistenza alle terapie antitumorali nel carcinoma prostatico
- DoveUniversità degli Studi di Roma "Tor Vergata"
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Le terapie antitumorali hanno lo scopo di ridurre la massa tumorale, cercando di eliminare le cellule che la compongono. La maggior parte dei farmaci non è però risolutiva, poiché le cellule sopravvissute possono ripopolare il tessuto e rigenerare il tumore; questo processo è spesso accompagnato dall’acquisizione di caratteristiche più maligne rispetto al tumore originario, e ciò porta all’insorgenza di resistenze alle terapie utilizzate già utilizzate in precedenza – le quali diventano inefficaci. I principi che regolano l’insorgenza di resistenze, un tempo attribuiti alla selezione genetica, sembrano invece essere di natura adattativa (cioè favoriti dalle condizioni ambientali) – e per questo motivo potrebbero essere prevenuti. I meccanismi, tuttavia, non sono ancora chiari e c’è bisogno di ulteriori studi, come nel caso dei tumori della prostata resistenti alla terapia ormonale. Obiettivo del progetto sarà sviluppare un modello in vitro semplice e affidabile, che permetta di studiare l’insorgenza di farmacoresistenza nel tumore prostatico, il quale permetterà di capire l’evoluzione, i principi e i meccanismi alla base di questo fenomeno.
Dove svilupperà il progetto:
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”