malattie cardiovascolari
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La dieta mediterranea «salva» il cuore dei cardiopaticiFrutta, verdura, olio d’oliva e pesce riducono la mortalità complessiva fino al 37 per cento. L’ipotesi è che gli alimenti di origine vegetale contribuiscano a ridurre lo stato infiammatorio dlell’organismo L’ipertensione mette a rischio il cuore dei migrantiRispetto ai coetanei italiani, i migranti hanno tassi di ipertensione superiori del dieci per cento. Secondo uno studio dell’università di Pavia contano il cambio di stile di vita e le difficoltà economiche Euro 2016 «da infarto»? I consigli per il cuore dei tifosiAllo stadio o sul divano di casa fare il tifo non sempre è salutare. Nei soggetti a rischio infarto una partita seguita con troppo trasporto può essere nociva Ecco come limitare i rischi Come tenere il cuore sano partendo dalla tavolaDue medici e uno chef stellato assieme: in nome del cuore. È un testo da tenere in libreria, se non proprio in cucina, «Nutrire il Cuore» (edito da L’Asino d’Oro), scritto a quattro mani dagli specialisti del policlinico Gemelli di Roma, Giacinto Miggiano (direttore dell’unità operativa di dietetica e nutrizione clinica) e Leda Galiuto (responsabile dell’unità… La restrizione calorica fa bene anche a chi è normopesoOltre a prevenire le malattie croniche, la restrizione calorica riduce lo stress, migliora i livelli di umore, la qualità del sonno e l’attività sessuale In Italia la prevenzione rimane una «cenerentola»Pubblicato il rapporto Osservasalute 2015. Si fuma meno e ci si muove di più, ma si investe ancora poco nella prevenzione delle malattie croniche. Per la prima volta si riduce l'aspettativa di vita Assolti gli antidepressivi: non mettono a rischio il cuoreUno studio su 240 mila persone dimostra che gli inibitori della ricaptazione della serotonina non aumentano il pericolo di infarti e aritmie, anzi sembrano ridurlo. Cautele invece con i triciclici Farmaci e cardiologia: le donne rischiano il doppioPiù effetti avversi per le "signore" dopo un infarto. Flavia Franconi, farmacologa: «La fisiologia femminile è ancora meno conosciuta». A Matera un convegno sulla medicina di genere