malattie cardiovascolari
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L’ipertensione mette a rischio il cuore dei migrantiRispetto ai coetanei italiani, i migranti hanno tassi di ipertensione superiori del dieci per cento. Secondo uno studio dell’università di Pavia contano il cambio di stile di vita e le difficoltà economiche Euro 2016 «da infarto»? I consigli per il cuore dei tifosiAllo stadio o sul divano di casa fare il tifo non sempre è salutare. Nei soggetti a rischio infarto una partita seguita con troppo trasporto può essere nociva Ecco come limitare i rischi Come tenere il cuore sano partendo dalla tavolaDue medici e uno chef stellato assieme: in nome del cuore. È un testo da tenere in libreria, se non proprio in cucina, «Nutrire il Cuore» (edito da L’Asino d’Oro), scritto a quattro mani dagli specialisti del policlinico Gemelli di Roma, Giacinto Miggiano (direttore dell’unità operativa di dietetica e nutrizione clinica) e Leda Galiuto (responsabile dell’unità… La restrizione calorica fa bene anche a chi è normopesoOltre a prevenire le malattie croniche, la restrizione calorica riduce lo stress, migliora i livelli di umore, la qualità del sonno e l’attività sessuale In Italia la prevenzione rimane una «cenerentola»Pubblicato il rapporto Osservasalute 2015. Si fuma meno e ci si muove di più, ma si investe ancora poco nella prevenzione delle malattie croniche. Per la prima volta si riduce l'aspettativa di vita Assolti gli antidepressivi: non mettono a rischio il cuoreUno studio su 240 mila persone dimostra che gli inibitori della ricaptazione della serotonina non aumentano il pericolo di infarti e aritmie, anzi sembrano ridurlo. Cautele invece con i triciclici Farmaci e cardiologia: le donne rischiano il doppioPiù effetti avversi per le "signore" dopo un infarto. Flavia Franconi, farmacologa: «La fisiologia femminile è ancora meno conosciuta». A Matera un convegno sulla medicina di genere Oggi nel mondo più persone obese che sottopesoIl dato emerge da una ricerca pubblicata su The Lancet. Nel mondo 641 milioni di obesi (sei volte in più rispetto al 1975). Dati preoccupanti dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti