
Scoprire che il partner è positivo all’infezione da HPV (Human Papilloma Virus) può generare preoccupazione, ma non è un evento raro né motivo di allarme. Il papillomavirus è infatti l’infezione sessualmente trasmessa più diffusa al mondo e la maggior parte delle persone entra in contatto con il virus almeno una volta nella vita. Nella maggioranza dei casi l’infezione è transitoria e si risolve spontaneamente entro due o tre anni, senza lasciare conseguenze. È importante, però, sapere come comportarsi nella coppia per tutelare la salute di entrambi e affrontare la situazione in modo sereno.
Quando uno dei partner risulta positivo all’HPV, è molto probabile che anche l’altro sia già venuto a contatto con il virus, anche se non sempre compaiono segni visibili o sintomi. L’infezione si trasmette per contatto tra pelle e mucose, quindi non solo durante rapporti sessuali completi ma anche attraverso rapporti parziali o intimi senza penetrazione. L’uso del preservativo aiuta a ridurre il rischio di trasmissione, ma non lo elimina del tutto, perché il virus si trova anche in aree non coperte dal profilattico.
Per le donne, la prima indicazione è quella di aderire regolarmente ai programmi di screening offerti dal Servizio Sanitario Nazionale. In base all’età e alla storia vaccinale, il controllo si effettua con l’HPV test o il Pap test, che consentono rispettivamente di individuare il DNA del virus nelle cellule o identificare precocemente eventuali lesioni pre-tumorali.
Per gli uomini, invece, non esiste uno screening di popolazione: è consigliabile rivolgersi al medico in caso di comparsa di condilomi, lesioni o sintomi sospetti a livello genitale, anale o orale. In questi casi possono essere proposti esami clinici o trattamenti specifici.
Un passo fondamentale per entrambi i partner è considerare la vaccinazione contro l’HPV. Anche se non è terapeutica, la vaccinazione rimane utile perché protegge dai ceppi del virus non ancora contratti e riduce la possibilità di reinfezione con varianti diverse. È raccomandata non solo in età adolescenziale, quando garantisce la protezione massima ed è offerta gratuitamente dal sistema sanitario nazionale, ma anche in età adulta, dove conserva un ruolo importante nella prevenzione.
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Sapere che uno dei partner è positivo all’HPV non significa dover interrompere la vita sessuale. L’uso del preservativo è sempre consigliato, perché riduce la probabilità di contagio, ma è bene ricordare che non rappresenta una protezione totale. Le decisioni sulla gestione dei rapporti vanno prese in maniera condivisa, senza paura o stigma, e seguendo i suggerimenti del medico, soprattutto in caso di lesioni in corso o trattamenti in atto. In molte coppie, l’infezione non modifica la quotidianità delle relazioni, e la scelta di vaccinarsi rappresenta un’ulteriore garanzia di protezione reciproca.
Ricevere la notizia di un’infezione da HPV in una coppia può essere fonte di preoccupazioni e fraintendimenti. Parlare apertamente con il partner e con il medico aiuta a ridurre ansia e timori, favorendo scelte consapevoli e serene. Affrontare insieme l’infezione significa condividere non solo eventuali controlli o cure, ma anche la responsabilità di proteggersi e di proteggere gli altri.
Le 5 domande più frequenti quando partner ha l'HPV
Non è necessario sottoporsi a esami immediati. Per le donne la strada corretta è seguire il normale programma di screening con Pap test e HPV test secondo l’età; per gli uomini, invece, non esistono test di routine: è bene fare attenzione alla comparsa di eventuali lesioni e sintomi e in quel caso rivolgersi tempestivamente a un medico.
Sì, perché il vaccino protegge da ceppi diversi da quello eventualmente già contratto e riduce il rischio di reinfezione. Non è terapeutico, ma resta la forma più efficace di prevenzione.
Il preservativo riduce il rischio di trasmissione, ma non lo elimina del tutto. È consigliabile, soprattutto in presenza di lesioni o trattamenti in corso, ma la sua protezione non è assoluta.
No. Poiché si diffonde attraverso il contatto diretto tra cute e mucose, il virus può essere trasmesso anche senza penetrazione, durante rapporti intimi non completi.
Il vaccino non cura le infezioni già presenti, ma molte infezioni da HPV si risolvono spontaneamente grazie al sistema immunitario. Il vaccino resta comunque utile per proteggere da altri ceppi e prevenire complicazioni future.