
Le lampade e i lettini abbronzanti sono spesso promossi come un metodo sicuro per ottenere un’abbronzatura dorata e, secondo alcuni, anche per preparare la pelle all’esposizione solare. Tuttavia, le evidenze scientifiche raccontano una storia diversa.
L'uso di questi dispositivi non solo non prepara efficacemente la pelle al sole, ma può aumentare significativamente il rischio di sviluppare tumori cutanei.
In questa pagina, esploreremo i rischi associati alle lampade abbronzanti e lettini solari e sfateremo i miti comuni legati alla loro presunta sicurezza.
18 anni
le lampade abbronzanti in Italia sono vietate ai minorenni, alle donne incinte e ad alcuni soggetti a rischio come coloro che hanno avuto neoplasie cutanee.
10 - 15
volte superiore è la quantità di raggi UVA a cui ci si espone facendo una lampada abbronzante rispetto a quella che si otterrebbe sdraiandosi a mezzogiorno al sole.
3-4%
è la percentuale di raggi UVB emessi da una lampada abbronzante rispetto all’energia totale irradiata. Il resto della radiazione è composta da raggi UVA.
Lampade abbronzanti e rischio per la pelle
Le lampade e i lettini abbronzanti sono considerati sicuramente cancerogeni dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).
Questi dispositivi emettono una quantità di raggi UVA che può essere fino a 10-15 volte superiore rispetto a quella che si riceverebbe durante un’esposizione solare a mezzogiorno. Anche se le lampade di nuova generazione producono principalmente raggi UVA, esse continuano comunque a emettere una quantità residuale di raggi UVB, che sono i principali responsabili delle scottature e che possono raggiungere il 3-4% dell'energia irradiata.
L'esposizione a questi raggi UV, soprattutto in alte dosi e con frequenza regolare, aumenta significativamente il rischio di sviluppare tumori cutanei, tra cui il melanoma, la forma più grave.
Miti da sfatare: la preparazione della pelle al sole
Un mito diffuso sostiene che l’uso di lampade e lettini abbronzanti possa preparare la pelle all'esposizione al sole, riducendo il rischio di scottature.
Tuttavia, questa credenza non ha alcun fondamento scientifico.
La colorazione ottenuta con i raggi UVA delle lampade abbronzanti non offre una protezione efficace contro i danni causati dai raggi UVB del sole, responsabili delle scottature. Al contrario, l'abbronzatura artificiale può indurre un falso senso di sicurezza, spingendo le persone a ridurre l'uso di protezioni solari durante l'esposizione naturale al sole, aumentando così i rischi per la salute della pelle.
In Italia, proprio per tutelare la salute dei soggetti più a rischio, dal maggio 2011 è vietato l'uso di lampade e lettini solari ai minori di 18 anni, alle donne in stato di gravidanza, a chi ha avuto neoplasie cutanee e ai soggetti che si scottano con maggiore facilità.
Raccomandazioni per la salute
Ai fini della prevenzione dei tumori cutanei, è fortemente sconsigliato l’uso di lampade e lettini abbronzanti. Tuttavia, se non si riesce a rinunciarvi, è importante limitare il numero di sedute e la durata dell'esposizione, utilizzando filtri solari adeguati. Ricordiamo che la protezione solare, sia naturale che artificiale, dovrebbe essere sempre prioritaria e che la salute della pelle dipende in gran parte dalla prevenzione e dall'adozione di comportamenti consapevoli e sicuri.