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Daniele Banfi
pubblicato il 31-12-2020

Covid-19: la pandemia in 10 date da ricordare



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Un anno di pandemia. Dai primi casi a fine 2019 alla somministrazione delle prime dosi di vaccino a fine 2020. Le dieci date che hanno segnato l'anno

Covid-19: la pandemia in 10 date da ricordare

Esattamente un anno fa, il 31 dicembre 2019, la Cina comunicava la diffusione di un "cluster" polmoniti atipiche di origine virale. Dal deposito della sequenza di Sars-Cov-2 nei database delle biobanche avvenuta il 10 gennaio 2020 all'approvazione da parte dell'FDA di BNT162b2 -il primo vaccino della storia per Covid-19- avvenuta il 14 dicembre, ecco le 10 principali tappe della storia della pandemia.

 

31 DICEMBRE 2019: L'AMMISSIONE DEI PRIMI CASI

Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite a eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud della Cina, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi.

 

10 GENNAIO 2020: IDENTIFICATO IL NUOVO VIRUS

A distanza di pochi giorni dall'annuncio del cluster di casi a Wuhan i ricercatori cinesi depositano la "carta di identità" del virus, ovvero la sequenza dell'RNA virale, nel database internazionale virological.org. Diverso da tutti i virus conosciuti sino a quel momento, la conoscenza della sequenza è il primo passo nella lotta al coronavirus

 

20 GENNAIO 2020: IL VIRUS SI TRASMETTE DA PERSONA A PERSONA

In una purtroppo storica conferenza stampa della China's National Health Commission viene confermato quanto già sospettato da giorni. Il nuovo coronavirus si trasmette da uomo ad uomo. E' la conferma della nascita di una nuova malattia virale che verrà identificata con il nome di COVID-19 (Coronavirus Disease).

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23 GENNAIO 2020: WUHAN INIZIA IL LOCKDOWN

Inizia il primo lockdown di massa della storia. 60 milioni di persone appartenenti alla provincia di Hubei -di cui 11 nella sola città di Wuhan- entrano in un rigido lockdown. Strade deserte e servizi ridotti al minimo. Le immagini che giungono dalla Cina sembrano quelle di un film. Nessuno lontanamente immagina che le stesse misure verranno varate anche nel nostro Paese poco più di un mese e mezzo dopo. Nelle settimane successive il virus ha un nome, Sar-Cov-2. Le prime indagini indicano che il virus è identico per il 96,2% del genoma al coronavirus tipico del pipistrello.

 

21 FEBBRAIO 2020: I PRIMI CASI ITALIANI

Pur essendo stati identificati a fine gennaio due casi di coronavirus in turisti cinesi in visita a Roma, il 21 febbraio viene identificato quello che erroneamente sarà il paziente zero, un 38enne di Codogno. Diversi focolai sono presenti in alcune zone del Nord Italia come a Vo' Euganeo e nella provincia di Bergamo. Incominciando a cercare attivamente il virus -prima l'indagine mediante  tampone molecolare era eseguibile sono in persone di ritorno dalla Cina-, nel giro di 3 giorni si arriva a 325 casi confermati. E' l'inizio della prima devastante ondata per l'Italia. Un'ondata a cui si cerca di porre rimedio con il lockdown nazionale a partire da domenica 8 marzo. 

 

11 MARZO 2020: L'OMS DICHIARA LO STATO DI PANDEMIA

Il virus si diffonde rapidamente e in un territorio sempre più vasto. L'epidemia è in gran parte fuori controllo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara ufficialmente lo stato di pandemia. Emblematiche le parole del direttore dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesu: "Nelle ultime due settimane il numero di casi di COVID-19 al di fuori della Cina è aumentato di 13 volte e il numero di paesi colpiti è triplicato, ci sono più di 118.000 casi in 114 paesi e 4.291 persone hanno perso la vita. Altre migliaia stanno lottando per la propria vita negli ospedali. Nei giorni e nelle settimane a venire, prevediamo che il numero di casi, il numero di decessi e il numero di paesi colpiti aumenteranno ancora di più. L'OMS ha valutato questo focolaio 24 ore su 24 e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione. Abbiamo quindi valutato che COVID-19 può essere caratterizzato come una pandemia".

 

16 MARZO 2020: INIZIANO LE SPERIMENTAZIONI DEI PRIMI VACCINI

A poco più di due mesi dall'identificazione della sequenza virale di Sars-Cov-2 iniziano le prime sperimentazione dei vaccini per Covid-19. A dare il via ai trial clinici sono Moderna -con il primo vaccino a mRNA- e CanSino -vaccino a vettore virale-. Da quel momento ad oggi sono 69 i vaccini in fase sperimentale nell'uomo.

 

16 GIUGNO 2020: IL DESAMETASONE RIDUCE IL NUMERO DI DECESSI

Nonostante i vari tentativi nella ricerca di farmaci efficaci contro il virus, l'unica molecola che si è dimostrata avere grandi effetti nel ridurre il numero di decessi nei casi più gravi di Covid-19 è il desametasone. Tale molecola, un vecchio farmaco antinfiammatorio, si è dimostrara utile nel ridurre di oltre un terzo le morti in quei pazienti più gravi sottoposti a ventilazione meccanica. Ad annunciarlo è l'Università di Oxford sulla base dei dati raccolti nello studio RECOVERY (Randomised Evaluation of COVid-19 thERapY).

 

FINE OTTOBRE 2020: INIZIA LA SECONDA ONDATA IN EUROPA

Dopo un'estate dove in Europa i casi si sono ridotti al minimo, Francia, Spagna, Germania e successivamente Italia sperimentano la risalita nel numero dei contagi. Al di là del numero totale di casi -non comparabile tra la prima e la seconda ondata-, in Italia assistiamo ad un contagio diffuso su tutto il territorio nazionale. Una situazione differente rispetto a marzo quando la maggior parte dei casi e dei decessi si è registrata al Nord.

 

14 DICEMBRE 2020: APPROVATO IL PRIMO VACCINO CONTRO COVID-19 

Dopo gli annunci avvenuti in novembre, a metà dicembre viene ufficialmente approvato dall'FDA -e in seguito da EMA il 21 dicembre- il primo vaccino della storia contro Covid-19. Si tratta di BNT162b2 sviluppato da Pfizer BioNTech, il primo vaccino con tecnologia a mRNA. Un'approvazione a cui segue, da parte di FDA, quella di mRNA-1273 sviluppato da Moderna. Il 27 dicembre segna una data storica per l'Unione Europea: nella mattinata iniziano contemporaneamente in tutti gli Stati membri le prime iniezioni del vaccino. L'inizio di una nuova era nel contrasto alla pandemia.

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Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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