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Fumo
Redazione
pubblicato il 30-05-2016

Un appello per vincere la partita contro il fumo



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La Fondazione Umberto Veronesi solleciterà i nuovi sindaci delle maggiori città italiane per arginare l'epidemia di tabagismo che nel nostro Paese fa ottantatremila vittime ogni anno

Un appello per vincere la partita contro il fumo

Il fumo attivo è causa di almeno 25 malattie, 18 tipologie di tumore e, soltanto in Italia, responsabile di 83.000 morti ogni anno. Nonostante ciò, però, adulti e giovani continuano ad accendere sigarette. In Italia i fumatori sono poco più di dieci milioni. In media, quindi, un nostro connazionale su cinque fuma, sebbene da tempo sia scientificamente documentato che la dipendenza dal tabacco rappresenta il primo fattore di rischio per il tumore al polmone (quarantunomila nuove diagnosi nel 2015) e uno tra i più importanti per le malattie cardiovascolari e respiratorie. Non ci sono più dubbi, dunque, circa la sua nocività.

Per questo motivo la Fondazione Umberto Veronesi, che da otto anni porta avanti il progetto No Smoking Be Happy, in occasione della Giornata Mondiale contro il Tabacco, il 31 maggio, ha deciso di lanciare un appello.

L’occasione è considerata propizia per: 

- Invitare tutti i docenti italiani della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado a tenere una lezione di educazione alla salute ogni anno nella Giornata mondiale senza tabacco, al fine di informare i giovani e responsabilizzarli sull’importanza di non fumare, per la loro salute, ma anche per quella degli altri

- Invitare i futuri neo Sindaci delle principali città italiane, tra cui Milano, ad assumersi l’impegno di rendere le proprie città sempre più libere dal fumo di sigaretta con programmi amministrativi che favoriscano l’estensione delle zone di divieto di fumo come le aree verdi, gli stadi, i parchi gioco per i bambini e tutte le aree comuni all’aperto.

All’indomani delle Elezioni Amministrative la Fondazione Veronesi si impegnerà a interpellare direttamente i neo Sindaci per un confronto diretto e costruttivo in questa direzione.

Oggi sappiamo che fumare vuol dire continuare a fare del male al proprio corpo, all’ambiente e alla società. Astenersi dal fumo e, se si fuma, smettere rappresentano una delle espressioni più attuali di senso civico. Smettere è difficile, ma abbiamo il dovere di provarci: per noi e per le generazioni che verranno. Da anni la Fondazione Veronesi è impegnata direttamente in questa partita, ma per vincerla abbiamo bisogno del sostegno di tutti.

Nel frattempo chiunque può sottoscrivere la petizione lanciata dalla Fondazione Umberto Veronesi sulla piattaforma Change.


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