Quasi un bambino su tre di quelli che non erano vaccinati ha eseguito la profilassi prevista per l'iscrizione a scuola. Sull'obbligo vaccinale italiano un editoriale su The Lancet
A tre mesi dall'introduzione dell'obbligo vaccinale per l'iscrizione a scuola, i risultati sono già confortanti: il trenta per cento dei bambini nati tra il 2011 e il 2015 che non erano stati vaccinati sono stati immunizzati. Segno che «la legge è uno strumento potente a disposizione degli Stati per arginare la diffusione di malattie infettive prevenibili», è quanto dichiarato dai tre autori italiani dell'editoriale pubblicato sulla rivista The Lancet Infectious Diseases: Carlo Signorelli, Anna Odone (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) e Stefania Iannazzo (ministero della Salute).
VACCINI OBBLIGATORI: IL PARERE DI ALBERTO MANTOVANI
RECUPERATO (QUASI) UN BAMBINO ITALIANO SU TRE
Un primo bilancio relativo alla copertura vaccinale in Italia giunge dai dati preliminari raccolti in cinque regioni italiane dal Ministero della Salute. «I numeri relativi alla fase successiva all'approvazione del decreto indicano tra giugno e ottobre un aumento dell'un per cento per l'esavalente e del 2,9 per cento per il vaccino Mpr - afferma Signorelli, ordinario di igiene e sanità pubblica -. Il recupero dei bambini non vaccinati è stato del 29,8 per cento». Ciò vuol dire che quasi un bambino su tre di quelli che non erano vaccinati ha eseguito la profilassi prevista per la sua età e per l'iscrizione al nido, alla scuola materna o primaria. I vaccini citati da Signorelli proteggono complessivamente da nove malattie infettive: la difterite, il tetano, la pertosse, l'epatite B, la poliomielite, l'haemophilus influenzae B (coperti con l'esavalente), il morbillo, la parotite e la rosolia (Mpr). Del «pacchetto-scuola» fa parte anche il vaccino contro la varicella, a differenza degli altri obbligatorio però soltanto per i nati dal 2017 in poi.
Il dibattito sulla legge non può comunque limitarsi al solo monitoraggio delle coperture. «Se in Australia gli esperti si chiedono se le iniziative statali si siano spinte troppo in là, trasformare l'obbligo vaccinale in legge in Italia ha ricevuto un forte supporto dalla comunità scientifica», affermano gli autori del documento. Come interpretare il passo compiuto dall'Italia dopo aver registrato il progressivo crollo delle vaccinazioni, in particolare di quella contro il morbillo, per via della (falsa) correlazione con l'autismo? S'è trattato di un atto di rassegnazione? O di un'ammissione di colpa per non aver saputo promuovere con le buone il valore sociale della profilassi vaccinale? Gli scienziati non si sbilanciano. Mentre un passo in avanti lo azzarda Roberto Burioni, docente di microbiologia al San Raffaele e tra i più strenui sostenitori dell'obbligo vaccinale. «I più pessimisti temevano che si sarebbe ottenuto l'effetto opposto, invece i primi dati ci autorizzano a sperare che in Italia stia accadendo quello che è già accaduto in California, dove in due anni di obbligo la copertura è aumentata di più del cinque per cento».
Anche l'attività di comunicazione portata avanti attraverso il web ha premiato le parti convinte dell'importanza delle vaccinazioni e della necessità di ricorrere all'obbligo per l'iscrizione a scuola. Questo è quanto s'evince dall'indagine condotta da «Voices from the blogs», spin-off dell'Università degli Studi di Milano, che ha analizzato 530.000 commenti pubblicati da circa 60.000 utenti su Twitter e Facebook tra settembre del 2015 e marzo del 2017. I contrari ai vaccini sono risultati più autoreferenziali e in difficoltà nell'attrarre condivisioni, a differenza di chi invece negli ultimi mesi ha sempre fatto sentire la sua voce a favore.
I VACCINI SONO SICURI? ECCO I DATI
A spezzare una lancia nei confronti delle vaccinazioni è anche l'ultimo rapporto sulla sorveglianza post-marketing dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Il documento, relativo al 2016, descrive i risultati delle analisi condotte per tipologia di vaccino sulle segnalazioni inserite nella rete nazionale di farmacovigilanza. «Non sono emerse problematiche di sicurezza che possano modificare il rapporto tra beneficio e rischio dei vaccini utilizzati - afferma il direttore generale, Mario Melazzini -. La maggior parte delle reazioni segnalate, pari circa all'84 per cento, sono state definite non gravi. Tra queste, le più comuni sono state febbre, reazioni nel punto di iniezione, irritabilità, malessere, pianto, cefalea». Le segnalazioni su vaccini inserite in Rete nel 2016 sono state 4.766. Le segnalazioni di sospette reazioni avverse considerate gravi sono state rare e nella maggior parte dei casi sono risultate a carattere transitorio, con risoluzione completa dell’evento segnalato e non correlabili alla vaccinazione. Dei sette casi con esito fatale descritti nel dossier, nessuno è risultato correlabile con la vaccinazione tra quelli per i quali è stato possibile valutare il nesso di causalità.
Vero e falso sui vaccini dall'Istituto Superiore di Sanità
I vaccini possono indebolire il sistema immunitario e portare alla comparsa di malattie autoimmuni - FALSO La nostra capacità di rispondere agli antigeni si sviluppa prima ancora della nascita e il sistema immunitario di un neonato è perfettamente capace di rispondere ogni giorno a migliaia di antigeni, molti di più di quelli contenuti nei vaccini
I vaccini contengono sostanze tossiche e pericolose come mercurio, formaldeide, alluminio - FALSO Nessuno dei vaccini commercializzati in Europa contiene da diversi anni derivati del mercurio, di cui peraltro non è mai stata dimostrata la pericolosità nelle quantità e nelle forme contenute nei vaccini. Le quantità di formaldeide, alluminio e altre sostanze sono minime e tali da non causare alcun danno alla salute.
I vaccini, in particolare quello contro Morbillo, Parotite e Rosolia (MPR), causano l’autismo - FALSO Dai numerosi studi effettuati non emerge alcuna correlazione tra il vaccino MPR e l’autismo. Lo studio erroneamente citato a sostegno di questo presunto legame, pubblicato su Lancet, è stato infatti ritirato dalla rivista perché dimostrato fraudolento e l’autore è stato, inoltre, radiato dall’albo dei medici del Regno Unito
A causa del decreto sull’obbligo aumentano i vaccini somministrati ai bimbi nel primo anno di vita - FALSO Il decreto non modifica il calendario vaccinale, le immunizzazioni e la scansione temporale restano le stesse. I genitori che negli anni passati hanno fatto fare ai figli sia quelle obbligatorie che le raccomandate al momento del loro ingresso a scuola li avevano protetti dalle 10 malattie previste dalla legge in discussione, e in alcune Regioni anche da altre, ad esempio lo pneumococco
Esistono degli esami che possono predire eventuali effetti collaterali dei vaccini - FALSO Non esiste nessun test in grado di predire gli effetti collaterali dei vaccini
La riduzione delle coperture vaccinali ha provocato la recrudescenza di malattie come il morbillo - VERO L’attuale riduzione delle coperture vaccinali ha provocato la recrudescenza di alcune malattie come il morbillo, e potrebbe portare al ritorno di patologie ormai assenti dal nostro paese, come la polio o la difterite, ma non ancora debellate dal resto del mondo
Il morbillo può essere causa di gravi complicanze - VERO Il morbillo può essere causa di gravi complicanze e danneggiare temporaneamente le difese immunitarie. Tutto ciò può essere prevenuto dal vaccino
La sicurezza dei vaccini è ben documentata - VERO La sicurezza dei vaccini è documentata da milioni di dosi somministrate, dalla costante attività di sorveglianza dei possibili eventi avversi e dagli studi di sicurezza che vengono effettuati sia prima dell’autorizzazione che dopo l’immissione in commercio di ogni vaccino. Gli effetti collaterali gravi da vaccino hanno una frequenza estremamente più bassa di quelli delle malattie da cui proteggono
L’Italia è uno dei 14 Paesi dove il morbillo è ancora endemico - VERO L’Italia è uno dei 14 Paesi dove il morbillo è ancora endemico ed è nella “top ten” dei paesi che hanno segnalato più casi a livello mondiale da Novembre 2016 ad Aprile 2017. Dall’inizio del 2017 sono stati notificati oltre 3.500 casi, molte complicanze gravi inclusi casi di polmonite, 2 casi di encefalite e 2 decessi. Il 40% circa dei casi è stato ricoverato in ospedale, a conferma della gravità della malattia. Il 35% circa dei casi ha riportato almeno una complicanza
La malattia impegna il sistema immunitario molto di più della corrispondente vaccinazione - VERO Inoltre nella composizione dei vaccini attuali gli antigeni presenti sono molti meno rispetto a quelli che venivano somministrati trenta anni fa