No Smoking Be Happy
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Mozzicone di sigaretta e spirometria in piazza a MilanoIn occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco (31 maggio), la Fondazione Umberto Veronesi torna in piazza per due giorni con il sigarettone di No Smoking Be Happy. Il 31 sarà possibile sostenere una spirometria con uno specialista del policlinico di milano Quanto ci costa il fumo?Dietro a ogni pacchetto di sigarette c'è un prezzo nascosto che ci rende tutti un po' più poveri. Il 31 maggio la Giornata mondiale contro il fumo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità l'ha intitolata "Tabacco. Una minaccia per lo sviluppo" Al via un ciclo di workshop cinematografici per allontanare i ragazzi dal fumoL'iniziativa fa parte del progetto «No Smoking Be Happy». Prevista la proiezione del film «Thank you for smoking», seguita da un dibattito con un giornalista scientifico e uno specialista Stimolare il sistema immunitario contro il tumore del polmoneFrancesca Bianchi sta mettendo a punto un trattamento "aerosol" non invasivo per stimolare la risposta immunitaria contro il tumore Il tumore del polmone si batte anche con l’immunoterapiaLa nuova cura può migliorare anche del 50% la sopravvivenza dei malati con un tumore del polmone. In Italia oltre quarantunomila le diagnosi attese nel 2016 Danni provocati dal fumo: a Milano due appuntamenti con le scuoleIl 17 e il 18 ottobre i supervisori scientifici della Fondazione Veronesi incontreranno i ragazzi della scuola media «Locatelli» per spiegare loro quali sono i danni provocati dal fumo di sigaretta- Al via il 22 settembre il progetto di divulgazione (gratuito) aperto a tutti gli studenti del Piemonte, della Valle d'Aosta e (da quest'anno) della provincia di Messina. Nel programma delle attività anche Io Vivo Sano, l'iniziativa che punta a diffondere i princìpi della sana e corretta alimentazioneFondazione Veronesi e Fondazione CRT assieme per…Diderot
«A Milano aree ad hoc per i non fumatori»Giuseppe Sala è il primo sindaco a rispondere a #cittàliberedalfumo, l’appello lanciato dalla Fondazione Veronesi. «Ma più che i divieti coi giovani funzionano i percorsi educativi»