Dal «Pomodoro» oltre 350mila euro per la ricerca sui tumori pediatrici

La cifra, raccolta al termine dell'iniziativa «Il Pomodoro. Buono per te, buono per la ricerca», contribuirà a finanziare un protocollo di cura per la leucemia linfoblastica acuta

Poco più di 350mila euro. A tanto ammonta la cifra che Fondazione Umberto Veronesi ha raccolto al termine dell'iniziativa «Il Pomodoro. Buono per te, buono per la ricerca», svoltasi nel fine settimana del 24 e 25 aprile


Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, l'operazione di raccolta fondi è andata a buon fine. Merito soprattutto del contributo fornito dai 1.400 volontari coinvolti nell'iniziativa, la cui abnegazione permetterà di erogare un contributo importante alla ricerca sui tumori pediatrici. Oltre che - naturalmente - di chi ha scelto di donare in cambio del «tris» di pomodori, messi a disposizione dai due partner dell'iniziativa: l'Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali (ANICAV) e il Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi acciaio (RICREA). L'iniziativa si è svolta nel rispetto delle indicazioni diffuse dalle autorità sanitarie in circa 250 punti - non soltanto piazze: ma anche aziende, scuole e attività commerciali - diffusi lungo la Penisola. 


La cifra raccolta sarà destinata al finanziamento di un protocollo di cura per la leucemia linfoblastica acuta. «Grazie alla sensibilità dimostrata dai nostri volontari, dai donatori e dai partner, è stato raggiunto un importante risultato a sostegno della ricerca scientifica nel campo dell’oncologia pediatrica - spiega Monica Ramaioli, direttore generale di Fondazione Umberto Veronesi -. Con i fondi raccolti potremo continuare ad aiutare gli oltre 2.000 bambini che ogni anno si ammalano di tumore e mai come in questo momento di emergenza sanitaria vi è la forte necessità di trovare cure sempre più efficaci e immediate per i malati di oggi e di domani».

  

 

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