Mentre anche i più restii si stanno ormai abituando ai pagamenti digitali, ci si domanda se monete e banconote che passano di mano in mano possano veicolare il virus Sars-CoV-2 ed essere strumento di contagio per il Covid-19. Per rispondere ai dubbi, un test interessante è stato condotto dagli esperti della Banca Centrale Europea in collaborazione con l’Università della Ruhr di Bochum (Germania). L’esito? Nella vita reale è molto improbabile contrarre il virus che causa Covid-19 maneggiando denaro contante.
QUANTO PERMANE IL VIRUS SU MONETE E BANCONOTE?
Lo studio ha voluto verificare quante particelle virali possono trasferirsi dal cash alla pelle di una persona, in condizioni di vita quotidiana. I ricercatori hanno perciò trattato monete e banconote con soluzioni contenenti il virus a diverse concentrazioni, osservando poi la presenza rilevabile di Sars-CoV-2 nel corso dei giorni. Il tutto a confronto con una superficie di acciaio inossidabile. Cosa è emerso? Sulla superficie d’acciaio il virus era ancora rilevabile dopo sette giorni, sulla banconota da dieci euro è scomparso dopo tre giorni; sulle monete da dieci centesimi dopo sei giorni, da un euro dopo due giorni e sulla monetina da cinque centesimi dopo una sola ora («Perché è fatta di rame, su cui sappiamo che i virus sono meno stabili» hanno spiegato i ricercatori).

IL VIRUS SI TRASFERISCE DAL DENARO ALLA PELLE?
Ci si è poi chiesti come e in quale misura il virus possa trasferirsi dai soldi alla pelle delle dita, passaggio indispensabile per ipotizzare un contagio. I ricercatori hanno contaminato monete, banconote e carte di credito con dei coronavirus innocui e con Sars-CoV-2. Queste superfici sono poi state toccate con i polpastrelli da partecipanti volontari, sia quando erano ancora umide, sia quando erano asciutte; nel caso di Sars-CoV-2 sono state messe a contatto con pelle artificiale. «Abbiamo visto immediatamente che, una volta asciugato il liquido, non c’era praticamente più trasmissione di infezione virale – ha spiegato il primo autore, Daniel Todt -. In condizioni realistiche, l’infezione da Sars-CoV-2 dal denaro contante è estremamente improbabile». Per contagiare davvero occorrerebbe che una quantità di virus sufficientemente vitale fosse depositata su una superficie, che il virus sopravvivesse sino a che la superficie venisse toccata, che una dose infettiva del virus fosse trasferita sulle dita e dalle dita non lavate a bocca, naso o occhi.
Questo risultato è coerente con ciò che un anno e mezzo di pandemia ha insegnato: nella gran parte dei casi il Covid-19 si prende tramite le vie aeree, dal virus presente nell’aerosol e nelle minuscole goccioline (droplets) che emettiamo parlando, tossendo e starnutendo. E l'infezione si previene con l'igiene delle mani, l'uso delle mascherine e il distanziamento.