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Alimentazione
Fabio Di Todaro
pubblicato il 13-12-2013

Per non ingrassare cominciate il pranzo dalla frutta



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Il maggior volume e l’alto contenuto in fibre permettono di saziarsi prima e selezionare meglio gli altri alimenti del pasto. Lo rivela uno studio sui buffet

Per non ingrassare cominciate il pranzo dalla frutta

Nessuno cambierebbe spontaneamente l’ordine delle portate di un pranzo: antipasto, primo, secondo e frutta. Eppure, per migliorarne la qualità complessiva, e per non ingrassare, invertire gli addendi potrebbe essere utile, soprattutto a chi fatica a “contenersi” a tavola.

Più che per i pasti serviti, il consiglio può rivelarsi efficace soprattutto per chi consuma il pranzo lontano da casa: in una mensa o durante un buffet, “rifugio” quasi quotidiano per studenti, militari, giornalisti e manager.

Situazioni in cui il cibo abbonda e le probabilità di non riuscire a controllarsi aumentano.

E SE SI INIZIASSE DALLA FRUTTA?

A nessuno, o quasi, verrebbe in mente di aprire il pranzo con una mela. Men che meno con una corposa razione di agrumi. Ma gli studi, a cavallo tra la nutrizione e la psicologia comportamentale, stanno descrivendo un orizzonte interessante.

Iniziare un pasto dalla fine gioverebbe al nostro organismo, in termini di energia acquisita e di qualità degli alimenti ingeriti. L’ultima conferma arriva da una ricerca pubblicata su Plos One.

Il segreto per non strafare durante un buffet starebbe in questo accorgimento: meglio cominciare dalla frutta. Nel corso dell’indagine gli scienziati hanno notato che in un buffet in cui comparivano su due tavoli, disposti in maniera diversa, la frutta, gli yogurt e tutti gli altri cibi a maggior contenuto energetico, l’85% dei commensali che si erano serviti al tavolo più salutare aveva preferito fare un pieno di fibre.

Ciò ha permesso di mangiare meno alimenti a elevato contenuto energetico: riducendo così l’apporto di cibo e di chilocalorie. È stato notato, inoltre, un effetto “trigger”: chi aveva aperto le danze mangiando frutta e yogurt ha poi proseguito il pasto consumando altri alimenti più salutari.

Decisamente meglio rispetto agli “avversari”: partiti con uova e formaggio, sono poi andati avanti con patate e pancetta.

PERICOLO BUFFET

E se il segreto per mantenere una buona linea fosse nascosto nella selezione iniziale degli alimenti? Cominciare dalla frutta può avere senso, ma soltanto nelle situazioni di accesso “illimitato” al cibo. I buffet rappresentano spesso un’insidia. «In condizioni normali invertire l’ordine delle portate è indifferente, ma durante occasioni all you can eat, come quella citata nello studio, il senso di pienezza garantito dalla frutta riduce il desiderio di altro cibo - spiega Giulio Marchesini Reggiani, direttore del dipartimento di dietologia clinica al policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna - . È il volume degli alimenti, in questo caso, a fare la differenza: quello dei cibi più calorici è piccolo, per cui si è portati ad assumerne una quantità maggiore». I buffet sono più pericolosi di un pranzo o una cena tradizionale. Del resto chi mangia a colazione in un grande albergo internazionale tende a eccedere rispetto ai consumi quotidiani tra le quattro mura di casa. «Una delle prime cose che si insegnano a chi vuole perdere peso è questa - chiosa Marchesini Reggiani -. Durante un ricevimento occorre verificare tutti i cibi presenti e stabilire un ordine nel quale mangiare, cominciando da quelli più gustosi ma salutari. Mai fiondarsi sul primo piatto a portata di mano: difficilmente sarà quello più adatto alla nostra dieta».

Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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