Coronavirus e vaccino, bene i risultati dei test sull'uomo
La sperimentazione di fase 1 ha confermato sicurezza e efficacia del vaccino a Rna anti-Coronavirus sviluppato dalla biotech Moderna. I dati definitivi entro l'autunno
Sicuro e promettente, quanto a efficacia. Le prime evidenze riguardanti un possibile vaccino contro il Sars-CoV-2 - l’agente responsabile della malattia Covid-19 - riguardano l’antidoto a cui stanno lavorando i ricercatori dell’Istituto Statunitense per le Allergie e le Malattie Infettive (NIAID) e della società di biotecnologia Moderna. mRNA-1273, questo il nome dato al potenziale vaccino, è risultato infatti ben tollerato e in grado di innescare la produzione di anticorpi neutralizzanti in un gruppo di 45 persone adulte (18-55 anni) che hanno partecipato alla prima fase di sperimentazione. A raccontare l'esito di questo step iniziale della sperimentazione clinica è uno studio pubblicato sulle colonne del New England Journal of Medicine.
COME FUNZIONA IL VACCINO A RNA?
Il lavoro descrive le evidenze preliminari emerse dalla sperimentazione clinica di mRNA-1273, condotta arruolando persone sane attraverso il Kaiser Permanente Washington Health Research Institute di Seattle e la facoltà di medicina della Emory University di Atlanta. Il candidato vaccino è stato testato in due dosi, somministrate a distanza di 28 giorni l’una dall’altra: tra il 16 marzo e il 14 aprile scorsi. I partecipanti allo studio - nessuno dei quali si era già ammalato di Covid-19 - sono stati divisi in tre gruppi. Obiettivo: valutare la risposta a tre diversi dosaggi dell’antidoto (25, 100 o 250 microgrammi), iniettato per via intramuscolare nel deltoide. Andando a saggiare la presenza di anticorpi nelle persone sottoposte alla doppia dose vaccinale, ritenuta necessaria per registrare l’effetto neutralizzante a carico del virus, i ricercatori hanno rilevato «valori medi superiori a quelli misurabili nel siero delle persone che si sono ammalate di Covid-19 e che sono convalescenti»: questa la considerazione emersa dal confronto effettuato con gli anticorpi rilevati in 41 persone reduci dall’infezione.
CHE COSA SONO I CORONAVIRUS?
COME FUNZIONA mRNA-1273?
Il meccanismo d'azione di questo possibile antidoto al Sars-CoV-2 è diverso rispetto a quello della maggior parte dei vaccini. Il metodo più tradizionale prevede l'inserimento all'interno di una cellula di un virus innocuo (o di un antigene virale) in modo da simulare un contatto con l’agente infettivo e innescare una risposta immunologica simile a quella determinata dall’infezione naturale (senza che ciò arrivi però a causare la malattia e le sue complicanze). Attraverso il completamento della sintesi proteica, l'mRNA-1273 fornito dall'esterno mira invece ad aumentare la produzione di anticorpi in grado di neutralizzare le proteine «Spike», i grimaldelli posti sulla superficie del Sars CoV-2 che permettono al virus di legarsi ai recettori di membrana (ACE2) e di avviare la fusione con la membrana cellulare. Da qui l’ingresso dell’Rna virale che dà il la all’infezione. In questi cinque mesi si è osservato che, senza il contributo delle «Spike», il coronavirus non riesce a farsi largo nelle cellule bersaglio: localizzate perlopiù nei polmoni, ma anche (con certezza) nel naso e nell’intestino. Nel corso della sperimentazione clinica, i ricercatori hanno osservato un aumento degli anticorpi nelle due settimane successive alle somministrazioni. Un dato che denota una «risposta dose dipendente», come l’hanno definita gli autori dello studio, registrando il valore degli anticorpi presenti fino a quasi due mesi dopo l'avvio della profilassi.
Al di là di una prima valutazione d’efficacia, gli studi di fase 1 puntano però a registrare la sicurezza di un farmaco. Il responso, anche in questo caso, è stato incoraggiante. Più della metà dei partecipanti allo studio ha registrato effetti collaterali quali l’affaticamento, il mal di testa, la comparsa di dolori muscolari e nel sito di iniezione. Nulla di più grave, però: da qui il moderato ottimismo dei ricercatori. I benefici, considerando la pandemia in atto, sono infatti stati considerati di gran lunga superiore ai rischi rilevati. Soltanto un paziente inserito nel primo gruppo (25 migrogrammi) è uscito dallo studio in corso d’opera, dopo aver sviluppato un’orticaria transitoria conseguente alla prima dose vaccinale. In linea generale, un maggior tasso di reazioni al vaccino è stato registrato nel terzo gruppo (250 microgrammi) dopo la seconda dose.
I PROSSIMI PASSI
L’avvio della sperimentazione di mRNA-1273 appare promettente, se si considera peraltro il drastico abbattimento registrato nei tempi di sviluppo. Un iter che di norma richiede diversi anni è stato in questo caso completato in due mesi: 66 i giorni trascorsi dal primo sequenziamento del genoma di Sars-CoV-2 all’iniezione del vaccino al primo paziente. Ora, anche al fine di capire la durata di questa protezione, lo studio andrà avanti. La fase 2 è già partita, con l’arruolamento di persone di età superiore a 55 anni. Ma il momento più atteso giungerà a partire da agosto, con il lancio dell’ultimo step della sperimentazione clinica. L’obiettivo è arruolare almeno trentamila persone in tempi brevi, così da poter avere i risultati già entro l’autunno. Quanto al dosaggio del vaccino, quello da 100 microgrammi sembra in grado di poter determinare il massimo beneficio a fronte di effetti collaterali gestibili e transitori.
3 - Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani Il virus si trasmette principalmente per via respiratoria, ma può entrare nel corpo anche attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non ben lavate.
Le mani, infatti, possono venire a contatto con superfici contaminate dal virus e trasmetterlo al tuo corpo.
6 - Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol I disinfettanti chimici che possono uccidere il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) sulle superfici includono disinfettanti a base di candeggina / cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio.
Il tuo medico e il tuo farmacista sapranno consigliarti.
2 - Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute Mantieni almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso a distanza ravvicinata.
8 - Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus Al momento, non ci sono prove che animali da compagnia come cani e gatti possano essere infettati dal virus.
Tuttavia, è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali da compagnia.
5 - Non prendere farmaci antivirali né antibiotici a meno che siano prescritti dal medico Allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).
Gli antibiotici non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Il SARS-CoV-2 è, per l’appunto, un virus e quindi gli antibiotici non vengono utilizzati come mezzo di prevenzione o trattamento, a meno che non subentrino co-infezioni batteriche.
4 - Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci Se hai un’infezione respiratoria acuta, evita contatti ravvicinati con le altre persone, tossisci all’interno del gomito o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, indossa una mascherina e lavati le mani.
Se ti copri la bocca con le mani potresti contaminare oggetti o persone con cui vieni a contatto.
9 - In caso di dubbi NON recarti al Pronto Soccorso: chiama il tuo medico di base e se pensi di essere stato contagiato chiama il 112 Il periodo di incubazione del nuovo coronavirus è compreso tra 1 e 14 giorni. Se hai febbre, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, stanchezza NON recarti al Pronto Soccorso: chiama il tuo medico di base per avere informazioni su cosa fare; se pensi di essere stato contagiato chiama il 112.
1 - Lavati spesso le mani Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare
anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%. Lavarsi le mani elimina il virus.
7 - A distanza dagli altri e con la mascherina Quando si è con altre persone, più si è lontani e meglio è. In situazioni di comunità, si raccomanda di indossare sempre una mascherina (senza valvola) per coprire naso, bocca e mento. Prima e dopo averla rimossa, oltre che dopo averla maneggiata, lavare sempre le mani.
Nuovo coronavirus e Covid-19: le regole utili da seguire Come dobbiamo sapere per affrontare con le dovute cautele e senza timori eccessivi l'epidemia di nuovo coronavirus? I consigli dell'Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. (Fonte: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/)
8 - I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi dalla Cina non sono a rischio di contrarre il nuovo coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici. A tutt’oggi non abbiamo alcuna evidenza che oggetti prodotti in Cina o altrove possano trasmettere il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).