L'evento podistico a Milano ha raccolto dodicimila iscritti. Grazie a sostenitori in tutta Italia e all'impegno di tante aziende, raccolti oltre cinquecentomila euro per la ricerca contro i tumori femminili
![La corsa dei ricercatori per sconfiggere i tumori femminili](https://www.fondazioneveronesi.it/uploads/thumbs/2017/10/23/ppp17-press0116_2_thumb_720_480.jpg)
Poco più di dodicimila iscritti: un terzo in più rispetto a quelli dell'anno passato. Sono questi i numeri della quarta edizione della Pittarosso Pink Parade, l'evento podistico non competitivo a sostegno di Pink is Good, il progetto della Fondazione Umberto Veronesi per la prevenzione dei tumori femminili (seno, utero e ovaie) e il finanziamento della ricerca scientifica. Nell'occasione sono stati raccolti oltre cinquecentomila euro, che serviranno per intero a sostenere le attività di Pink is Good.
Ai due appuntamenti - la camminata di cinque e la corsa competitiva di diecichilometri - hanno preso parte anche diversi ricercatori sostenuti dalla Fondazione Umberto Veronesi.
«La forza di tante donne, accompagnate dai loro uomini, ha dipinto Milano di un colore pieno di speranza - racconta Alessandra Cataldo, giunta a Milano da Salerno assieme a sua mamma Rosanna: già alle prese due volte con la battaglia contro il cancro. Sono onorata e felice di far parte delle donne che ogni giorno lottano sostenendo la ricerca, e sono immensamente grata a chi era con me». Aggiunge Giulia Di Lullo: «Correre insieme a tante altre persone per lo stesso obiettivo è stato molto motivante. L'ho capito non appena sono arrivata nella zona del ritrovo, dove nonostante il cielo grigio a emergere era il colore rosa. Lo stesso entusiasmo l’ho percepito durante la corsa, nel tifo dei presenti, nelle mani protese e nei sorrisi. A questa corsa ho dato il senso dell’andare avanti, oltre i limiti, facendo il proprio massimo e pensando che non siamo soli».
«È stato bellissimo correre al fianco di tante altre persone, donne sopratutto - afferma Alexia Conte -. Ogni volta che ne incrociavo una, pensavo perché avesse deciso di partecipare. Perché ha sofferto direttamente di tumore? Perché c’è passata una persona cara? Perché si sente vicino a tutte quelle migliaia di donne che ne soffrono? A occhio e croce, insieme abbiamo percorso settantamila chilometri. La lotta contro il cancro è una strada lunga, ma con passi così importanti ci arriveremo sicuramente prima». Il pensiero finale è affidato a Cristina Richichi, accompagnata per la prima volta alla Pittarosso Pink Parade dalla figlia di quattro mesi. «È emozionante sapere che magari la persona che camminava o correva accanto a te avesse appena sconfitto la malattia o ci stia ancora lottando. L'opera di sensibilizzazione garantita da questi eventi è sempre più importante».
![Fabio Di Todaro](/uploads/thumbs/2019/07/29/whatsapp-image-2019-07-29-at-180433_thumb_250_250.jpeg)
Fabio Di Todaro
Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).