Quanto viene a costare il cancro in termini di lavoro perso con le morti premature delle persone, calcolando tanto il lavoro pagato che quello non pagato? La domanda, e lo studio relativo, se l’è posta la Iarc, Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, pubblicando i risultati sul Journal of the National Cancer Institute.
L’attività interrotta è stata calcolata per i decessi tra i 15 e i 64 anni, l’età lavorativa, per 36 tipi di tumore, e in 185 paesi. Il calcolo, come detto, contiene i contributi persi dal lavoro pagato ma anche da quello non pagato, attività che le persone fanno nella loro vita quotidiana tra cui i lavori di casa. Questa inclusione porta a creare un’equità di genere che in altro ambito non viene mai fatta. Commenta la dottoressa Isabelle Soerjomataram, vice capo del settore Sorveglianza del cancro della Iarc: «Incorporando questo tipo di lavoro non riconosciuto nelle nostre stime ci permette di rivelare il vero peso del cancro».
NEI PAESI POVERI IL PESO SULL’ECONOMIA È PIU’ FORTE
Nel 2022 si era calcolata la mancata produttività dovuta alle morti premature per il cancro in 566 milioni di dollari globalmente, equivalenti allo 0,6 per cento del Pil globale. Il conto fatto sugli uomini portava a 315 milioni di perdite sociali mentre per le donne a 250 milioni.
Le perdite di contributi per la società non sono apparse distribuite equamente. Del valore globale, un terzo era in Asia orientale seguita dal Nord America e dall’Europa occidentale.«Va osservato – nota l’autore primo dello studio, Yek-Ching Kong – che nei paesi a basso o medio reddito anche modeste perdite in produttività possono avere un importante impatto sull’economia nazionale. Questi risultati ribadiscono il bisogno fondamentale di investire nella prevenzione del cancro nei paesi in via di sviluppo, dove i sistemi sanitari sono già sotto pressione e il peso economico del tumore è particolarmente acuto».
GRANDI DIFFERENZE TRA UOMINI E DONNE
Del valore globale, 305 milioni di dollari, il 53,9 per cento, derivano da lavoro pagato perso mentre 260 milioni vengono da lavoro non pagato. E queste cifre riflettono grandi differenze tra uomini e donne.
Tra i maschi, le perdite per lavoro pagato sono la gran maggioranza, il 64,6 per cento. In compenso tra le donne sono il 59,4 per cento i milioni perduti per lavori non pagati.
IN POLINESIA IL CANCRO DELLA CERVICE UTERINA
Le perdite di produttività sociali a quali tumori sugli altri sono dovute? Guida la classifica il tumore ai polmoni, segue il tumore al seno, poi tumore del fegato, tumore colorettale. Gli autori dello studio fanno presente che questi sono sì i tumori più mortali, ma sono anche tumori per cui può essere efficace la prevenzione adottando uno stile di vita sano. Compresa la vaccinazione per l’epatite B. In altre aree del pianeta il più pericoloso risulta il cancro della cervice uterina: in alcune regioni africane, in Centro e Sud America, in Melanesia, Micronesia e Polinesia.