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Daniele Banfi

Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.

980 elementi pubblicati
  1. Screening mammografico: viaggio nell’Italia a due velocità
    MagazineScreening mammografico: viaggio nell’Italia a due velocità
    Nel 2020, causa pandemia, solo la metà delle donne ha accolto l'invito a sottoporsi all'esame. Permangono ancora grandi differenze nelle diverse aree del Paese. Anche in Europa la situazione è a macchia di leopardo
  2. Colesterolo: abbassarlo è possibile con un’iniezione ogni 6 mesi
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    Approvato in Italia inclisiran, il farmaco che silenzia l'mRNA di PCSK9, molecola implicata nell'innalzamento dei livelli di colesterolo
  3. Test genomici per evitare la chemio: ancora poco utilizzati
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    Diecimila le donne che in questi mesi avrebbero diritto di accedere al test. Al 60% di esse non viene prescritto. Eppure l'esame può evitare delle chemioterapie inutili. I risultati presentati al recente congresso AIOM
  4. Tumore al seno metastatico: la malattia si può controllare
    MagazineTumore al seno metastatico: la malattia si può controllare
    Il tumore al seno metastatico riguarda 37 mila donne in Italia. Grazie alle terapie con anticorpi coniugati e a bersaglio molecolare la malattia può essere controllata per lungo tempo
  5. Alzheimer: diagnosi precoce e anticorpi cambieranno la malattia
    MagazineAlzheimer: diagnosi precoce e anticorpi cambieranno la malattia
    Oggi la diagnosi di malattia è possibile, anche precocemente, grazie all'utilizzo di biomarker. Rallentare la malattia con gli anticorpi contro la beta-amiloide la strategia del futuro
  6. Immunoterapia: migliorare le cure grazie alla ricerca no-profit
    MagazineImmunoterapia: migliorare le cure grazie alla ricerca no-profit
    Tanti i farmaci immunoterapici a disposizione. Ora la ricerca si sta concentrando su come migliorare l'efficacia. Ma per farlo sono cruciali gli studi delle realtà no-profit
  7. Cervello e differenze di genere: siamo così “diversi”?
    MagazineCervello e differenze di genere: siamo così “diversi”?
    In occasione della prossima edizione di Science for Peace and Health dell'11 novembre, la professoressa Michela Matteoli racconta lo stato della ricerca nelle neuroscienze a partire dalle differenze di genere
  8. Chemio e immunoterapia più efficienti: è il Nobel per la chimica 2022
    MagazineChemio e immunoterapia più efficienti: è il Nobel per la chimica 2022
    Togliere il velo al tumore che impedisce di essere riconosciuto dal sistema immunitario e progettare una chemio intelligente. Le ricadute pratiche del Nobel
  9. Chi siamo e da dove veniamo? Il Nobel 2022 alla “paleogenetica”
    MagazineChi siamo e da dove veniamo? Il Nobel 2022 alla “paleogenetica”
    Uomini e ominidi condividono porzioni di Dna. Questo significa che hanno convissuto per anni e che la "convivenza" ha portato ad un vantaggio evolutivo. A Svante Pääbo il merito di aver "ridisegnato" le nostre origini
  10. SLA SOD1: passi avanti nella ricerca ma la cura è ancora lontana
    MagazineSLA SOD1: passi avanti nella ricerca ma la cura è ancora lontana
    Nella SLA SOD1 è possibile ridurre la presenza della proteina "tossica" per i neuroni. La speranza è quella di rallentare il decorso della malattia. I risultati pubblicati sul New England Journal of Medicine