alcol
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Quali sono i maggiori fattori di rischio cardiovascolare?Le buone regole della prevenzione primaria riguardano l’alimentazione, l’attività fisica, l’eliminazione del fumo e la riduzione, quanto più possibile, di alcol e stress Ubriacature più frequenti tra i ragazzi dopo la quarantenaDai pronto soccorso di Trieste l’allarme per l'abuso di alcol da parte dei giovanissimi alla fine del lockdown. In un caso necessaria l'intubazione L’eccessiva ricchezza fa crescere la…pressione sanguignaSecondo uno studio giapponese, chi guadagna di più è a maggior rischio ipertensione. Colpa di stili di vita troppo opulenti e poco salutari Sindrome feto-alcolica: non bere in gravidanzaOgni anno il 9 settembre – il 9° giorno del 9° mese, alle 09:09 – si celebra la Giornata Internazionale per la prevenzione della Sindrome Feto Alcolica e Disturbi correlati. Si tratta di un’iniziativa nata per aumentare la consapevolezza del rischio legato ad una serie di possibili danni causati al feto dall’esposizione prenatale al consumo di alcol da parte della donna… Le demenze si possono prevenire agendo su 12 fattori di rischioAlla lista dei 9 fattori di rischio già noti per le demenze, si aggiungono l'eccessivo consumo di alcolici, i traumi cerebrali e l'inquinamento atmosferico Il tumore dell’ovaio si previene (anche) evitando il cibo spazzaturaUn consumo elevato di grassi trans aumenterebbe il rischio di insorgenza di tumore dell'ovaio. I consigli da seguire per una prevenzione efficace Alcol e tassazione: la ricetta per la prevenzione efficaceDa alcuni anni, tanto le Nazioni Unite quanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità affermano che le più efficaci misure per le politiche di contrasto al rischio causato dall’uso di alcol sono quelle di natura economica, diretta o indiretta. Le cosiddette best buys , le migliori misure che un decisore politico può e deve considerare quando miri alla prevenzione reale del consumo rischioso e dannoso di alcol, riguardano misure rivolte… Calcoli renali più «lontani» con la dieta mediterraneaUno studio condotto su quasi 200mila persone evidenzia che chi segue una dieta mediterranea ha un rischio più basso di ammalarsi di nefrolitiasi