declino cognitivo
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Il tablet che misura la memoria
La neurologia diventa sempre più digitale, anche nel nostro Paese. Con l’invecchiamento della popolazione e il progressivo aumento dei casi di declino cognitivo, poter eseguire test di memoria e attenzione senza spostarsi da casa potrebbe rappresentare una piccola rivoluzione nella diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative. A presentare una delle prime soluzioni in questo ambito è… Rallentare l’invecchiamento cerebrale è possibile?
Alimentazione e stile di vita possono giocare un ruolo decisivo nella protezione delle nostre funzioni cognitive. Due recenti studi offrono nuovi spunti su come le scelte quotidiane, dal cibo alla socialità, possano influire positivamente sulla salute del nostro cervello. COSA MANGIARE Secondo una ricerca pubblicata di recente sulla rivista Clinical Nutrition, una dieta green-Mediterranea può… Allenare corpo e mente per rallentare il declino cognitivo
Un programma integrato di esercizio fisico e stimolazione cognitiva, svolto in gruppo, può non solo migliorare la memoria e le funzioni motorie in persone con decadimento cognitivo lieve (MCI), ma anche modulare in senso positivo l’infiammazione sistemica, uno dei processi biologici alla base delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. A dimostrarlo è un nuovo studio italiano… RSA, il paradosso dell’assistenza: quando la cura anticipa il peggioramento
Per un anziano su cinque, entrare in una RSA significa perdere in poco tempo la capacità di decidere per sé. Per uno su tre, affrontare l’incontinenza. Per molti, vivere una condizione percepita come peggiore della morte. A descrivere questo scenario è un ampio studio canadese pubblicato su JAMA Network Open, che ha seguito oltre 120… Dopo un infarto aumenta la velocità del declino cognitivo
Negli anni che seguono l’infarto del miocardio compare un affievolimento della memoria e delle facoltà esecutive. Diverse le ipotesi per spiegare questa associazione Ictus: per evitare il declino cognitivo il tempismo è tutto
La metà delle persone che supera un ictus sviluppa declino cognitivo entro un anno. Intervenire precocemente è fondamentale. Mancano ancora però percorsi di riabilitazione omogenei sul territorio La solitudine persistente cambia anche il cervello
L’assenza di rapporti sociali può aprire la porta a disturbi cognitivi. Uno studio ha cercato i segni della solitudine prolungata sul cervello Apnee notturne: quali rischi si corrono se non si curano?
Non solo cuore. Le apnee notturne non trattate peggiorano le performance cerebrali, aumentano le probabilità di formazione di coaguli e possono essere associate ad un aumentato rischio cancro