fecondazione assistita
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La procreazione assistita in ItaliaIn Italia è in costante aumento il ricorso alla procreazione medicalmente assistita (PMA), comunemente nota come fecondazione “artificiale” o fecondazione assistita. L’età media delle donne che vi accedono è più alta della media europea. Intanto i centri restano poco distribuiti, la metà concentrati in quattro regioni. Questo il quadro emerso dalla recente Relazione al Parlamento… Reddito e istruzione influenzano il successo delle tecniche di PMALo status sociale può fare la differenza nel successo della PMA. Il motivo? Un miglior accesso e gestione del percorso 20 anni di PMA: cosa è cambiato?Dall’approvazione della legge 40 del 2004, che regola la Procreazione Medicalmente Assistita, sono nati oltre 217mila bambini. Scopriamo cosa è cambiato in 20 anni Le parole che feriscono: la storia di infertilità di MartinaDurante il suo lungo percorso per diventare madre, Martina si è scontrata con parole superficiali, dure e dolorose, pronunciate da amici, parenti e professionisti poco empatici Come parlare di infertilità?Sui temi della fertilità ci si esprime spesso senza pensare, con un linguaggio poco empatico che rischia di ferire. Per creare una narrazione rispettosa occorre comprendere a pieno le complesse sfide affrontate da chi vive l’infertilità Stimolazione ovarica e cisti al seno: c’è un nesso?I farmaci per la stimolazione ovarica in vista di una procreazione medicalmente assistita possono causare cisti al seno? E aumentare il rischio di carcinoma mammario? La maternità di domaniIl 25 luglio 1978 è nata Louise Brown, la prima bambina concepita grazie alla fecondazione in vitro. Da allora, si stima che nel mondo siano oltre dieci milioni i bambini e le bambine nati grazie all’aiuto della medicina riproduttiva. Questo risultato lo si deve in gran parte ai progressi che la ricerca scientifica ha compiuto… “Gestazione per altri” e infertilità: parliamone seriamenteNegli ultimi giorni si è riacceso il dibattito sulla “gestazioni per altri/e” (gpa), spesso impropriamente chiamata “maternità surrogata”. Come spesso avviene in questi casi, però, le posizioni che si sentono sono estreme e caricaturali, sostenute più per impressionare la pubblica opinione che per portare avanti istanze e prospettive basate su buone argomentazioni etiche e dati…