Fondazione Umberto Veronesi Magazine - Fondazione Umberto Veronesi
Fondazione Umberto Veronesi
Fondazione Umberto Veronesi
Login/registratiAccedi
MENU
  • Oncologia
  • Fumo
  • Alimentazione
  • Cardiologia
  • Neuroscienze
  • Pediatria
  • Ginecologia
DONA ORA
  • Sei in : Magazine
  • Alimentazione
  • Obesità: la dieta chetogenica per perdere i chili di troppo
Chiudi

Ci sono persone che vivono emergenze ogni giorno

Dona ora
Ci sono persone che vivono emergenze ogni giorno
Alimentazione
Fabio Di Todaro

Obesità: la dieta chetogenica per perdere i chili di troppo

pubblicato il 11-05-2021
Prenditi cura dell’informazione sulla salute. Leggi con calma. Condividi responsabilmente.

Tag:

attività fisicaipertensioneobesitàzuccherisalechirurgia bariatricaipercolesterolemiagottaacquacalcoli renaliresistenza all'insulinadieta chetogenica

Aggiungi ai preferiti

Registrati/accedi per aggiungere ai preferiti

Una dieta chetogenica ipocalorica è efficace nel favorire la perdita di peso nelle persone obese. A patto però di seguire le indicazioni degli specialisti

Obesità: la dieta chetogenica per perdere i chili di troppo

Pochissimi carboidrati. Più proteine e (soprattutto) grassi. È questo, in estrema sintesi, il profilo della dieta chetogenica. Negli anni l’interesse nei suoi confronti è cresciuto, soprattutto in ragione della capacità di favorire una perdita di peso in tempi brevi. Ma quello che è finora rimasto poco chiaro è un altro aspetto. Può, la dieta chetogenica, rappresentare una soluzione anche per un trattamento dell’obesità basato sulla correzione delle abitudini alimentari e dello stile di vita? Sì, a patto però di seguire le  indicazioni provenienti dalla comunità scientifica ed evitare il «fai-da-te». 

COME QUEL CHE MANGIAMO PUÒ
RENDERCI SANI O MALATI? 

LA DIETA CHETOGENICA PER CONTRASTARE L’OBESITÀ

Le nuove linee guida per il trattamento dell’obesità con una dieta chetogenica ipocalorica sono appena state pubblicate dalla Società Europea dell’Obesità. Il documento, pubblicato sulla rivista Obesity Facts, rappresenta uno strumento di lavoro per medici e nutrizionisti chiamati a trattare le persone con obesità . Ma provare a decodificarlo diventa utile anche per tutte le persone che cercano informazioni in rete o rivolgendosi agli specialisti su questo schema dietetico che promette di far perdere peso in tempi piuttosto brevi. E senza far «soffrire» la fame. Il punto di partenza degli estensori del documento - tra cui gli italiani Giovanna Muscogiuri (ricercatrice in endocrinologia dell’Università Federico II di Napoli e membro del consiglio direttivo della Società Italiana dell’Obesità), Annamaria Colao (docente dell’Università Federico II di Napoli e presidente della Società Italiana di Endocrinologia) e Luca Busetto (professore di medicina interna all’Università di Padova e presidente eletto della Società Italiana dell’Obesità) - è chiaro. La dieta chetogenica non può essere intrapresa senza la supervisione di uno specialista, a maggior ragione se dall’altra parte c’è una persona resa più fragile dall’eccessivo peso corporeo. Detto questo, rispetto agli altri schemi ipocalorici indicati più spesso ai pazienti con obesità, i vantaggi sono molteplici. «L’elevato contenuto di grassi nella dieta favorisce la sazietà e la presenza dei corpi chetonici riduce il desiderio di cibo - afferma Muscogiuri, prima autrice del documento -. A ciò occorre aggiungere che gli studi hanno finora rilevato una riduzione della sintesi degli ormoni che stimolano l’appetito. In più, tra coloro che seguono la dieta chetogenica, si registra una maggiore perdita di massa grassa rispetto a quella magra e un aumento del dispendio energetico per convertire i grassi e le proteine in glucosio». 


Qual è la dieta migliore tra tutte quelle proposte? 

Epilessia: in quali casi può essere utile la dieta chetogenica

Epilessia: in quali casi può essere utile la dieta chetogenica

18-12-2019
DIETA CHETOGENICA: DI COSA SI TRATTA?

Mentre i più comuni regimi alimentari sono costituiti da carboidrati (50 per cento), grassi (30) e proteine (20), la dieta chetogenica è basata sull’assunzione di un’alta percentuale di grassi (44 per cento dell’apporto energetico giornaliero) a scapito di carboidrati (all’incirca 30 grammi al giorno, pari al 13 per cento dell’apporto energetico giornaliero) e proteine (43 per cento). Questo regime alimentare induce una condizione metabolica nota come chetosi fisiologica. I corpi chetonici sintetizzati dal fegato - acetone, acetoacetato, D-Beta-idrossibutirrato - vengono utilizzati per «nutrire» il cervello. Quando gli zuccheri vengono ridotti a un livello troppo basso, infatti, le cellule traggono energia dai grassi. Tutte, tranne i neuroni, che hanno bisogno per l'appunto dei corpi chetonici. In genere la chetosi si raggiunge dopo aver seguito per un paio di giorni una dieta caratterizzata da un apporto giornaliero di carboidrati compreso tra 20 e 50 grammi. La chetogenica, se adottata per un periodo limitato di tempo, ha dimostrato di poter ridurre l’appetito, indurre la perdita di peso e migliorare il tono dell’umore. Ma non si tratta di un regime alimentare semplice da seguire. Basta infatti «sgarrare» anche di poco in termini di carboidrati per indurre l’organismo a bloccare la chetosi e a utilizzare di nuovo gli zuccheri come fonte energetica.  


Si possono prevenire le malattie attraverso la dieta? 

Download

REGISTRATI

per scaricare o sfogliare il materiale

Alimentazione e salute. Le risposte scientifiche a domande frequenti

CONTENUTO PLUS

Contenuto
Plus

Sei già registrato? ACCEDI

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

LO SCHEMA DELLA DIETA CHETOGENICA

Gli autori del documento hanno raccolto le conclusioni di 15 articoli utili a sintetizzare le evidenze scientifiche riguardanti il potenziale di una dieta chetogenica ipocalorica nel trattamento dell’obesità. Il protocollo è costituito da tre fasi: l’attivazione, la rieducazione e il mantenimento. La prima, a sua volta suddivisa in tre step, prevede un basso apporto di energia (600-800 chilocalorie al giorno) e una durata compresa tra 8 e 12 settimane. In questo periodo ci si attende la perdita più significativa del peso in eccesso (70-80 per cento). Quattro o cinque i pasti al giorno da consumare: prevalentemente a base di alimenti ricchi di proteine e con vegetali a basso indice glicemico. In questa fase può essere raccomandata l’integrazione della dieta (vitamine, minerali, sodio, magnesio, calcio e acidi grassi omega 3): eventualmente anche con miscele di amminoacidi. La varietà della dieta viene poco alla volta recuperata durante la rieducazione: un programma mirato a favorire il mantenimento del nuovo peso corporeo nel tempo. I carboidrati possono essere gradualmente riportati al centro della tavola: prima la frutta e i formaggi, poi i legumi, infine il pane, la pasta e gli altri cereali. Progressivamente cresce anche l’apporto energetico giornaliero: fino a 1.500 chilocalorie al giorno. L’ultimo step, il mantenimento, prevede un ulteriore aumento nell’introito energetico (fino a 2.000 chilocalorie). Obbiettivo: favorire la gestione del peso corporeo nel tempo, anche grazie alla graduale introduzione dell’attività fisica.  


Qual è il legame tra la dieta dell'uomo e la sostenibilità ambientale?

COME GESTIRE I POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI

Oltre a favorire la perdita dei chili in eccesso, la dieta chetogenica è in grado di determinare un miglioramento del profilo metabolico: attraverso la riduzione dell’ipertensione, dell’ipercolesterolemia e della resistenza all’insulina. Ciò non toglie, però, che chi la segue possa andare incontro ad alcuni effetti collaterali. La lista annovera l’alitosi, la disidratazione, l’ipoglicemia, i disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, costipazione) e l’iperuricemia. Molto meno di frequente si possono registrare invece le formazioni di calcoli renali e biliari, la perdita di massa ossea e dei capelli. Condizioni comunque gestibili se la dieta chetogenica viene seguita sotto lo stretto monitoraggio di un nutrizionista, in grado di indicare gli accorgimenti giusti per ridurne al minimo l’impatto sulla qualità della vita. In corso di trattamento, per esempio, si raccomanda di bere almeno due litri di acqua al giorno (per prevenire la formazione di calcoli renali), di incrementare fino a tre grammi al giorno il consumo di sale (in assenza di condizioni quali l’ipertensione, l’insufficienza renale cronica e lo scompenso cardiaco), di ricorrere a bevande con zuccheri semplici (nel caso in cui la glicemia risulti inferiore a 40) o a chewing-gum o caramelle senza zucchero (per gestire l’alitosi) e di preferire pasti piccoli e frequenti (nel caso in cui compaiano sintomi gastrointestinali). Un’attenzione particolare va infine posta nei confronti di quei pazienti che hanno sofferto di gotta, onde evitare il rischio di una riacutizzazione del problema. 

fullscreen galleryDieci consigli per prevenire il diabete di tipo 2

Dieci consigli per prevenire il diabete di tipo 2

13-11-2017

UNO STILE DI VITA ATTIVO PER AVERE RISULTATI DURATURI

Fatte queste considerazioni, oggi ci sono gli elementi per considerare «una dieta chetogenica ipocalorica la strategia giusta per favorire la perdita di peso in pazienti con un’obesità severa (con indice di massa corporea superiore a 40, ndr), con malattie articolari, cardiovascolari e metaboliche o in attesa di sottoporsi a un intervento di chirurgia bariatrica - conclude Muscogiuri, appena premiata dalla Società Europea dell'Obesità con il New Investigator Clinical Award -. L’importante, oltre alla supervisione di tutti i casi, è la personalizzazione del trattamento anche sulla base di quelle che sono le preferenze dei pazienti». Una volta raggiunto l’obbiettivo, il segreto per mantenere il risultato è riconosciuto nell’adozione di uno stile di vita attivo. Il supporto nutrizionale e l’incremento dell’attività fisica rappresentano le chiavi per non tornare a fare i conti con i chili di troppo. 

 

 Sostieni la ricerca scientifica d'eccellenza e il progresso delle scienze. Dona ora.

Dona ora per la ricerca contro i tumori

Dona ora per la ricerca contro i tumori

Sostieni la vita


Scegli la tua donazione

Importo che vuoi donare

Fonti

European Guidelines for Obesity Management in Adults with a Very Low-Calorie Ketogenic Diet: A Systematic Review and Meta-Analysis, Obesity Facts

Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).

fabio.ditodaro@fondazioneveronesi.it
@fabioditodaro
CONTENUTO PLUS

Glossari

Gotta

CONTENUTO PLUS

Ipertensione

CONTENUTO PLUS

Articoli correlati

L'obesità ha sempre un impatto sul rischio tumore

L'obesità ha sempre un impatto sul rischio tumore

Se non ci sono problemi metabolici è meglio, ma anche la cosiddetta obesità "sana" aumenta il rischio di alcuni tumori. Importante la prevenzione

19-05-2023
L'obesità diminuisce l'efficacia della vaccinazione Covid-19

L'obesità diminuisce l'efficacia della vaccinazione Covid-19

I chili in eccesso portano ad una diminuzione più marcata della capacità neutralizzante degli anticorpi rispetto a chi è normopeso. I risultati pubblicati sulla rivista Nature Medicine

18-05-2023
Fumo e ipertensione: quali sono i rischi?

Fumo e ipertensione: quali sono i rischi?

Chi fuma e ha la pressione alta è a maggior rischio di incorrere in ictus e infarti. Ecco perché smettere

17-05-2023
 Rischio di calcoli renali: cosa mangiare?

Rischio di calcoli renali: cosa mangiare?

Cosa mangiare quando si è a rischio di calcolosi renale da ossalati di calcio? La parola all'esperta per alcuni consigli utili

15-05-2023
Chirurgia bariatrica: ecco tutto quello che c'è da sapere

Chirurgia bariatrica: ecco tutto quello che c'è da sapere

La chirurgia bariatrica può ridurre il rischio delle complicanze legate all’obesità, inclusi i tumori. Ecco tutti i benefici e i (pochi) rischi della chirurgia dell’obesità

12-05-2023

In evidenza

Tumore della cervice uterina: i benefici dell'immunoterapia

Tumore della cervice uterina: i benefici dell'immunoterapia

Pembrolizumab e chemioterapia in prima linea migliorano la sopravvivenza globale e la progressione libera da malattia nelle pazienti con tumore della cervice uterina. I risultati saranno presentati ad ASCO

26-05-2023
Emicrania e ciclo mestruale: quando gli estrogeni sono i responsabili

Emicrania e ciclo mestruale: quando gli estrogeni sono i responsabili

E’ un mal di testa specifico, da un solo lato, intenso e invalidante. Ora appare legato alle fluttuazioni ormonali. Sollievo in menopausa, gravidanza e con la pillola

26-05-2023
Anche l'inquinamento ha contribuito alla diffusione del Covid

Anche l'inquinamento ha contribuito alla diffusione del Covid

I dati di uno studio nazionale rilevano un nesso fra l'incidenza di infezioni da Sars-CoV-2 e l'esposizione all'inquinamento dell'aria

25-05-2023
Disturbi del sonno nei minori: il ruolo di tablet e pandemia

Disturbi del sonno nei minori: il ruolo di tablet e pandemia

Un bambino su tre soffre di disturbi del sonno. Colpa della pandemia e dell’aumento dell’esposizione ai dispositivi elettronici?

25-05-2023
E-cig e non solo: così le norme influenzano i consumi dei ragazzi

E-cig e non solo: così le norme influenzano i consumi dei ragazzi

Studiati gli effetti degli scenari normativi in Europa sul consumo dei prodotti a base di nicotina degli adolescenti. Il commento di Sabrina Molinaro e Sonia Cerrai di IFC-CNR di Pisa

24-05-2023
Alzheimer: una mutazione per studiare nuove cure

Alzheimer: una mutazione per studiare nuove cure

Individuata una mutazione "protettiva" in un uomo predisposto geneticamente a sviluppare Alzheimer in giovane età. Una caratteristica che servirà a comprendere meglio la malattia e sviluppare nuove terapie

23-05-2023
Sali d’alluminio nei deodoranti: sono pericolosi?

Sali d’alluminio nei deodoranti: sono pericolosi?

A cosa servono i sali di alluminio nei deodoranti? Sono dannosi per la nostra salute? La parola all’esperta

23-05-2023
Tumore colon-rettale: ecco i sintomi da non sottovalutare

Tumore colon-rettale: ecco i sintomi da non sottovalutare

Scopriamo i campanelli di allarme che aiutano a identificare precocemente il tumore al colon-retto, soprattutto tra gli under 50

22-05-2023
Screening gratuiti per Hiv, epatite C e sifilide

Screening gratuiti per Hiv, epatite C e sifilide

Dal 15 al 24 maggio in Europa test gratuiti per la diagnosi precoce delle malattie sessualmente trasmissibili come Hiv, epatite C e sifilide

17-05-2023
Il sonno disturbato dei bambini ha effetti su corpo e psiche

Il sonno disturbato dei bambini ha effetti su corpo e psiche

Sonnambulismo, incubi, risvegli notturni tra i 9 e 11 anni possono sfociare in disturbi come depressione, aggressività o malessere fisico. Il buon sonno è sottovalutato

16-05-2023
Torna a inizio pagina

 
Fondazione Umberto Veronesi
  • Chi siamo
  • Il Fondatore
  • Magazine
  • Contatti
  •  
  • Cookie Policy
  • Informativa sulla Privacy
  • Seguici

  • Youtube
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
DONA ORA REGISTRATI AL SITO
Assifero Mozart

© Fondazione Umberto Veronesi ETS - Codice Fiscale 97298700150
via Solferino 19, 20121 Milano - Tel. 02 76018187 - Fax 02 76406966 - email: info@fondazioneveronesi.it