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Oncologia
Fabio Di Todaro
pubblicato il 31-08-2017

Cancro, rischio più alto nelle donne in menopausa che consumano alimenti ricchi di energia



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L'evidenza emerge da uno studio che ha coinvolto un gruppo di donne in menopausa. Confermata l'efficacia preventiva di una dieta varia ed equilibrata

Cancro, rischio più alto nelle donne in menopausa che consumano alimenti ricchi di energia

La prevenzione del cancro non è soltanto una questione di peso. Ma pure di carico energetico degli alimenti che portiamo a tavola, che non per forza deve tradursi in un aumento del girovita. Poco si sa di come questi ultimi possano accrescere il rischio di ammalarsi, ma il collegamento appare abbastanza chiaro, stando alle conclusioni di una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Journal of the National Academy of Nutrition and Dietetics.

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Menopausa. I consigli alimentari della Fondazione Veronesi

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LE RIPERCUSSIONI DEGLI ALIMENTI SULLA SALUTE

Se il legame tra l'obesità e certi tipi di cancro risulta dimostrato da tempo, ciò che si scopre ora è che una correlazione esisterebbe in realtà a partire dalla qualità della dieta: a prescindere dalle sue ripercussioni sul peso corporeo. Un risultato che conferma il ruolo di primo piano che una corretta alimentazione ha nella prevenzione dei tumori: un terzo dei quali potrebbe essere evitato modificando la dieta, questo è il parere unanime tra gli oncologi di tutto il mondo. L'ultima ricerca ha confemato come la scelta degli alimenti da consumare abbia un riflesso sulla salute. L'ipotesi dei ricercatori è che, anche nel caso in cui il soggetto si trovi in condizioni di peso normale, l'assunzione di cibi particolarmente calorici comporti comunque alterazioni metaboliche in grado di favorire l'insorgenza dei tumori. Raccomandano gli autori: le donne che hanno superato la menopausa dovrebbero osservare e tenere sotto controlla la densità calorica dei cibi che assumono per ridurre i rischi per la salute.

LA DIETA MEDITERRANEA PREVIENE IL TUMORE AL SENO?

LA RICERCA CONDOTTA SULLE DONNE IN POST-MENOPAUSA

La ricerca ha preso in esame oltre novantamila donne in post-menopausa (50-79 anni), le loro diete ed eventuali diagnosi di cancro. Così è emerso che le signore che seguivano una dieta più ricca di cibi ad alta densità energetica - intesa come il quantitativo di chilocalorie sprigionate da un grammo di cibo - avevano una probabilità più alta del dieci per cento di sviluppare un cancro legato all'obesità: a prescindere dall'indice di massa corporea. Anzi, dallo studio è emerso un risultato inatteso: l'incidenza dei cibi ad alta densità energetica sul rischio di contrarre un tumore è stata evidente solo per le donne che avevano un peso nella norma, ribaltando le attese degli studiosi. Un'evidenza che necessita comunque di ulteriori conferme, così come altre prove saranno necessarie per capire se quanto osservato riguardi anche gli uomini o le donne appartenenti ad altre fasce d'età. Secondo Cyntia Thomson, direttore del centro di ricerca per la prevenzione e la promozione della salute dell'Università dell'Arizona e prima firma della pubblicazione, «gli alimenti ad alta densità energetica promuovono l'infiammazione, lo stress ossidativo e favoriscono un aumento dei livelli insulina». Tutti fattori che possono contribuire all'aumento del rischio oncologico, in particolar modo per quei tumori connessi con l'obesità. Eccoli: il mieloma multiplo e le neoplasie dell'esofago, dello stomaco, del colon-retto, del fegato, del pancreas, della colecisti, del seno, dell'endometrio, dell'ovaio, della tiroide.

GLI ALIMENTI DA PRIVILEGIARE

Sono diverse le ricerche ad aver dimostrato come in realtà il consumo di cibi ad alta densità energetica si traduca quasi sempre in un aumento di peso in entrambi i sessi. Ma i due avvenimenti possono anche non essere consequenziali, se per esempio il consumatore pratica attività sportiva in maniera regolare o tende ad avere una dieta poco equilibrata: con un numero di pasti minore rispetto a quelli raccomandati, ma troppo abbondanti. Quali sono allora gli alimenti a cui prestare attenzione? Tutti quelli poveri di acqua e che non sempre assicurano un senso di sazietà adeguato. Dunque i dolci, in primis. Ma anche la pizza, pur saziando, apporta un elevato numero di chilocalorie. Alimenti a bassa densità energetica appartengono ai gruppi alimentari della frutta e della verdura, dei legumi, delle carni bianche: poiché forniscono molte sostanze nutritive evitandoci di fare il pieno di chilocalorie.

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Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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